CATANIA – Scatta la didattica autogestita al Liceo Statale Boggio Lera. Protestano gli studenti della scuola etnea contro il blocco delle lezioni, avvenuto a novembre scorso, a causa del crollo del tetto dell’edificio che ospita la sede centrale del liceo scientifico, in via Vittorio Emanuele.
Oriana D’Urso è rappresentante della consulta studentesca. “Due mesi di impalcatura per un lavoro di messa in sicurezza che è durato solo nove giorni. Uno spreco di denaro pubblico evitabile. Non solo, noi studenti abbiamo perso tanto tempo per avere classi accessibili – dice D’Urso – con la dispersione del programma scolastico e con l’aggiunta, la beffa della modifica degli esami di maturità“.
“Dopo i due anni di Covid – aggiunge la giovane – con chiusure e DAD che tutti conosciamo, arriva anche il crollo del tetto e lo stop annesso per gli studenti del Boggio Lera. Lasciati come se nulla fosse accaduto”.
Al Boggio Lera, quindi, scatta l’autodidattica nella sede di corso Indipendenza. Alessandro Zanghì è un altro rappresentante al Boggio Lera: “In un primo incontro con la Città Metropolitana ci era stato detto che le aule sarebbero state consegnate il 10, ripeto 10, dicembre. Il 10 dicembre 2021 nessuna aula è stata resa fruibile agli studenti, nessuna – continua Zanghì – All’inizio erano 40 le aule inagibili su 50. Dopo un altro incontro con la Città metropolitana, 14 aule sono apparse a metà febbraio”.
Domani la protesta degli studenti del Boggio Lera si sposta in strada con un corteo.