CALTAGIRONE (CATANIA) – “Un corteo di soli uomini che incontrano le donne”. È quello che ha sfilato ieri pomeriggio a Caltagirone, promosso dal comitato #noncisonoscuse contro i femminicidi e le violenze di genere, per “mettere in moto un processo di consapevolezza, di coscienza e di impegno, per avviare un cambiamento culturale profondo e duraturo”.
Il promotore dell’iniziativa l’avvocato Luca Cultrera e uomini e donne del comitato organizzatore hanno stilato un decalogo letto durante l’incontro. Riconosco la fragilità e la sensibilità come qualità che rendono migliori gli esseri umani.
Esprimere le emozioni non è debolezza, ma forza. Rispetto la libertà, l’autonomia e l’indipendenza di ogni donna: nessuno ha potere assoluto sull’altro. Rimango fuori da ciò che non mi è concesso: il “no” di una donna non è una sfida da cogliere, ma un confine sacro e inviolabile; rifiuto l’uso della forza, della prepotenza e dell’aggressività come forme di interazione tra uomini e donne.
Non alzo la voce, non punto il dito, non mi impongo con la forza, non faccio commenti umilianti; non faccio battute sessiste e prendo le distanze da chi le fa. Intervengo e denuncio qualsiasi forma di violenza contro le donne, anche se coinvolge qualcuno a me vicino.
L’indifferenza è complicità. Educo e mi educo: parlo apertamente di femminicidio e violenza di genere con figli, amici e colleghi. Non cerco alibi: non ci sono scuse che giustifichino la violenza. Non oserò mai fare a una donna ciò che non vorrei fosse fatto a mia figlia, a mia madre o alle persone a me più care. Scelgo di non restare a guardare, agisco per il cambiamento: parteciperò alle manifestazioni #noncisonoscuse per onorare la memoria delle donne uccise finora.