Prima festa della Lega in Sicilia. Province, Ponte e strade: il punto di Salvini

Festa della Lega in Sicilia. Province, Ponte e strade: il punto di Salvini

Cosa ha detto il leader del Carroccio VIDEO
CALTANISSETTA
di
3 min di lettura

CALTANISSETTA – Il leader del Carroccio Matteo Salvini sbarca in Sicilia per la prima festa regionale della Lega. Accolto dai cronisti, a margine delle iniziative della Pontida sicula a Caltanissetta, apre le danze partendo dal tema caldissimo dell’immigrazione e annunciando che il governo sta lavorando a un nuovo decreto sicurezza.

“Lavoriamo a un decreto sicurezza”

“Stiamo lavorando come governo tutti insieme, senza nessuna differenziazione e nel rispetto del lavoro gli uni degli altri per un nuovo decreto sicurezza e visto che l’Europa è clamorosamente assente, lontana, distratta, ignorante e sorda, dovremo muoverci per conto nostro e difendere le frontiere per conto nostro perché Lampedusa e la Sicilia non possono accogliere mezzo Continente africano”, dice.

“E’ chiaro ed evidente che c’è una strategia criminale dietro non qualche sbarco, ma a centinaia di barchini e barconi. Non è qualcosa di improvviso, ma di organizzato i cui proventi economici finiscono alla malavita per comprarci armi e droga. Io trafficanti di armi e di droga li combatto con ogni mezzo necessario”, argomenta il leader leghista che non lesina bordate all’Unione Europea.

“Io penso che Giorgia Meloni abbia fatto un lavoro eccezionale a livello internazionale, andando ovunque e raccogliendo consensi da tutti. Se però poi nei fatti a Bruxelles, Berlino e Parigi si voltano dall’altra parte ne dobbiamo prenderne atto e difendere le nostre donne i nostri uomini, le frontiere con ogni mezzo necessario che la democrazia mette a disposizione”, aggiunge.

L’autostrada Palermo-Catania

Migrati e non solo. Salvini parla di Sicilia e di infrastrutture (da realizzare e da migliorare). “Sulla Palermo-Catania ho fatto almeno cinque incontri con il Governatore Schifani e con l’Anas. La nomina a commissario del governatore Schifani, con il sostegno dell’Anas, c’è e quindi conto che, nel nome dell’autonomia, si corra, finalmente perché l’ho fatta più di una volta e non è un’autostrada degna di questo nome. Però diciamo che un giorno sì e uno no con Anas e i funzionari mi faccio sentire e devo dire che si muove finalmente”, dice ai cronisti.

Nel 2024 i cantieri del ponte

E assicura che il ponte sullo Stretto non rimarrà un sogno ma diventerà una solida realtà. “L’obiettivo è di aprire i cantieri del ponte l’estate prossima. Cioè di trovarci nell’estate del 2024 non a fare un convegno su quello che si dovrebbe fare ma a guardare gli scavi. E’ un’opera che più la studio più mi emoziona. Si può fare, si deve fare, garantirà crescita economica, lavoro, sviluppo, sostenibilità ambientale, ripulendo l’acqua e l’aria, ferrovie, autotrasporto. E’ un guadagno per tutti”, spiega Salvini. “Mi domando i residui ‘no ponte’ che argomenti abbiano, anche perché, ripeto, dicono che il ponte da solo non serve ma stiamo investendo 18 miliardi in Sicilia e 18 in Calabria sulle ferrovie e sulle autostrade. Quindi arrivare ad avere quel buco di 3 chilometri, avendo treni e autostrade più veloci, non avrebbe senso. Sarò orgoglioso dopo 52 anni, questo è il percorso istituzionale, di far partire i lavori”, insiste. 

“Non avere paura delle province”

Non manca un passaggio sulla reintroduzione delle province, cavallo di battaglia del governo siciliano che rischia di subire uno stop. Salvini rassicura. “Continuo a ritenere fondamentale la reintroduzione delle Province elette direttamente dai cittadini. Sono un ente fondamentale che Renzi ha sciaguratamente dimezzato. Non cancellato, dimezzato”, dice. “Fra un Comune di 200 abitanti e una Regione di 10 milioni di abitanti – ha aggiunto – avere un Ente intermedio che sistema scuole e strade è fondamentale. Con denari, con personale e con elezione diretta da parte dei cittadini. Penso che, se qualcuno facesse un sondaggio tra gli italiani, il 90 per cento della gente ti direbbe sì. Perché non è un poltronificio. Oggi le Province ci sono ma non possono fare un accidente, sostanzialmente. Quindi ci sono per finta, a gratis. Ma se uno vuol fare volontariato va in parrocchia, va all’Avis, va in Croce Rossa. Le province sono importanti perché fanno manutenzione delle scuole dove studiano i nostri figli e delle strade, che altrimenti sono nelle condizioni che vedete. E quindi mi auguro che tutti superino una paura, perché prima eravamo da soli, come Lega a fare questa battaglia, adesso mi sembra dimostrato che senza le Province le cose non funzionano”, dice. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI