Canile, si va verso il rinnovo | dell'accordo con gli animalisti - Live Sicilia

Canile, si va verso il rinnovo | dell’accordo con gli animalisti

Il Comune sta elaborando un nuovo protocollo d’intesa con l’associazione animalista Ada per la cura e la gestione dei cani del canile municipale. La proposta di rinnovo sarà valida fino al 15 febbraio, dando così il tempo all’amministrazione di completare il trasferimento dei cani in altre strutture per consentire l’avvio dei lavori di ristrutturazione del canile.

PALERMO – Il Comune di Palermo sta elaborando un nuovo protocollo d’intesa con l’associazione animalista Ada (Amici degli animali) per la cura e la gestione dei cani del canile municipale. Si tratterebbe a conti fatti di un rinnovo dell’accordo che ha già consentito agli operatori dell’associazione, dall’1 aprile al 15 ottobre di quest’anno, di prendersi cura degli animali custoditi nella struttura di via Tiro a Segno dietro rimborso forfettario di 113 mila euro. La proposta di rinnovo, inserita in un’ordinanza sindacale affissa sull’albo pretorio, sarà valida fino al 15 febbraio, dando così il tempo all’amministrazione di completare il trasferimento dei cani in altre strutture per consentire l’avvio dei lavori di ristrutturazione del canile.

Dal 16 ottobre al 14 novembre i volontari dell’Ada hanno lavorato in via gratuita ma non avendo ricevuto riscontri dall’amministrazione hanno deciso di interrompere il servizio. Tuttavia, come scrive Antonino Rizzotto, dirigente comunale al Servizio Diritti degli Animali, “avuta garanzia sulle risorse finanziarie in fase di assestamento di bilancio e ottenuta l’autorizzazione a un prelievo dal fondo di riserva straordinario del sindaco”, si è resa possibile la sottoscrizione di un nuovo accordo. L’apporto degli animalisti, oltre ad essere previsto per legge, si è reso necessario dopo che a febbraio la ditta aggiudicataria del servizio di gestione e accalappiamento di cani, la Vifracos di Corleone, era stata esclusa per mancanza di requisiti.

Se non fosse che quella che doveva essere una soluzione tampone si è rivelata di vitale importanza per mantenere livelli decorosi di cura degli animali, anche perchè nel frattempo i dipendenti Gesip, rientrati in servizio a maggio in via Tiro a Segno per svolgere attività di pubblica utilità, non sono stati immessi ai ruoli per i quali erano stati utilizzati in passato. Trascorsi alcuni mesi, i primi trasferimenti sono stati finalmente avviati, con la partenza di 38 cani per una struttura di Bologna che si è aggiudicata un’apposita gara per l’affidamento. “Un altro centinaio di cani – assicura l’assessore all’Ambiente del Comune, Giuseppe Barbera – partirà per la stessa struttura bolognese, che ha vinto una seconda gara. Aspettiamo la documentazione per le verifiche del caso, ci vorrà una ventina di giorni”.

Un altro centinaio di bestie resterà invece qui a Palermo e troverà una sistemazione temporanea nell’ex mattatoio comunale: “Con il Coime e l’ufficio Manutenzioni – spiega Barbera – stiamo definendo il progetto esecutivo per la riqualificazione dell’ex macello”. Ed è qui che entra in gioco il lavoro delle associazioni, che dovranno gestire il servizio al mattatoio nel periodo di apertura del cantiere. E forse anche più in là, ma su questo l’assessore preferisce non sbilanciarsi: “Arriviamo a febbraio e facciamo un conto delle forze a disposizione e dei cani da custodire, poi vedremo”. Per quasi tre mesi (il protocollo entrerà in vigore già domani) l’Ada riceverà un rimborso spese forfettario di 65 mila euro.

L’obiettivo primario di piazza Pretoria è chiaramente quello di stringere i tempi, sia perchè il “nuovo” canile sarà finalmente dotato di un sala operatoria per le sterilizzazioni, così da porre un freno al fenomeno del randagismo, sia perchè i lavori sono aggiudicati da quasi un anno e c’è il timore, confermato dallo stesso Barbera, che la ditta possa stufarsi ed agire in danno nei confronti dell’amministrazione: “Il nostro impegno è che per metà febbraio i lavori possano finalmente essere avviati”, dice il componente dell’esecutivo. Che nell’ordinanza rimarca le gravi carenze di personale nel settore, auspicando che “l’approvazione del bilancio 2014 possa rendere nuovamente disponibili i fondi per una nuova gara con procedura aperta, anche in caso di decadenza degli attuali accordi sulla cassa integrazione straordinaria per gli operai ex Gesip, che consentano di affidare questi servizi ad associazioni o enti aventi i requisiti di legge” e che “possa realizzarsi l’obiettivo di completare ed integrare l’organico del canile comunale con altro personale, sia esso comunale o ex Gesip, con il quale si garantisca almeno la parziale copertura dei servizi essenziali non assegnati dalla legge alle associazioni animaliste”.

Nel frattempo con il Comune di Monreale va avanti il discorso sul canile sovracomunale: “Anche Monreale aveva un suo progetto per un nuovo canile – afferma Barbera –, che però era giustamente adeguato alla popolazione canina di quel comune e non di Palermo, quindi dobbiamo arrivare in qualche modo ad una integrazione. Abbiamo un anno di tempo per trovare i finanziamenti, individuare l’area e inserire la nuova struttura nel prossimo piano triennale”.


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