Caro sindaco, | speriamo che non piova - Live Sicilia

Caro sindaco, | speriamo che non piova

E se fosse proprio l'Unità di crisi lo spunto che ha reso, a suo dire, migliore la risposta di oggi rispetto a quella di domenica? Speriamo di no, perché, francamente, sarebbe davvero troppo poco.

Caro signor sindaco, questa proprio non l’abbiamo capita. Mentre il nubifragio, ancora una volta, metteva in ginocchio la città Lei dichiarava che la risposta di oggi è stata “migliore di domenica, ma c’è ancora molto da fare per recuperare 10 anni”.

Ci spieghi cosa merita, nel marasma generale, di essere definito “migliore”. Le strade erano, di nuovo, immense piscine. Il traffico era, di nuovo, paralizzato. La gente era, di nuovo, imbufalita e impaurita. Non credo sia necessario proseguire visto che lei ha avuto modo di constatare cosa stesse accadendo dall’osservatorio dell’Unità di crisi che, e di questo bisogna dargliene atto, ha convocato a Villa Niscemi.

E se fosse proprio l’Unità di crisi lo spunto che ha reso, a suo dire, migliore la risposta di oggi rispetto a quella di domenica? Speriamo di no, perché, francamente, sarebbe davvero troppo poco. In una parte delle parole da Lei pronunciate avvertiamo il cattivo odore di dichiarazioni stantie. Nel richiamo alle responsabilità altrui e alle cose non fatte nel decennio di mala amministrazione che ha preceduto la sua abbiamo – non ce ne voglia – scorto il segno di uno scaricabarile che sa di vecchia, vecchissima politica.

Se la maggioranza dei palermitani, più di un anno fa, ha voluto riportarla al Palazzo di città è proprio per lasciarsi alle spalle, e per sempre, la parentesi amministrativa della giunta Cammarata di cui in moltissimi non sentono la mancanza. Ecco perché coltiviamo una speranza alimentata dalla parte più interessante del suo intervento. A proposito del sistema fognario Lei ha parlato di “progetti possibili” già “esitati ed inviati agli organi competenti per l’approvazione”.

Ecco da Lei ci attendiamo una politica del fare su cui vigileremo affinché non diventi l’ennesimo rimpianto di una città su cui non può neppure abbattersi un temporale, seppure intenso. Sarebbe drammatico, visto che abbiamo tutto un inverno davanti. Se ciò dovesse avvenire allora quell’olezzo, nel senso di puzzo, di vecchia politica diventerebbe fetore. Ma siamo fiduciosi. Del resto un sindaco eletto “poco più” di un anno fa merita più di una chance. Di migliore, però, oggi rispetto a domenica nulla abbiamo visto. Ad maiora.


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