Come cartolina da Palermo non c’è male, secondo le cronache fin qui disponibili. I turisti canadesi, aggrediti e rapinati alla Vucciria, porteranno fino a casa il ricordo di colpi violenti, delle bottigliate in testa, dei loro stessi corpi scaraventati per terra. Quando qualcuno gli chiederà della vacanza a Palermo, probabilmente, mostreranno le cicatrici.
Appena qualche giorno fa, analoga sorte è toccata a quattro ragazzi portoghesi e una ragazza italiana aggrediti e derubati nella stessa zona. Anche loro, quando riferiranno del soggiorno in città, potranno parlare soprattutto di una brutta disavventura.
Ma sarebbe ingiusto limitare il perimetro di un vero e proprio allarme ai visitatori. La sofferenza dei residenti del nostro centro storico non è ovviamente da meno. Riceviamo numerose segnalazioni quotidiane. Lì, Palermo vive male. Palermo ha paura.
Da molto tempo stiamo raccontando, nostro malgrado, una deriva visibile. Non sarebbe giusto scrivere che niente è stato fatto, però lo stato delle cose permane.
Così sarà fino a quando non si deciderà di accendere riflettori duraturi sul problema, lasciando da parte la reazione en passant. Fino ad allora, certe brutte cartoline da Palermo continueranno a mortificare tutti e a nascondere il resto.
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