La Sinistra moderna cattolica deve rimutuare in assoluto il pensiero di La Torre e Mattarella (Piersanti) se vuole essere propositiva di una Sicilia libera e migliore, la credibilità delle massime Istituzioni Regionali sono compromesse già da tempo e in qualche caso certe dichiarazioni sembrano ilari.
Forza Palermo. Tifo per te.
Alfio Mannino candidato presidente? Bene, ecco un altro che si è fatto da solo e che può garantire altri anni di opposizione al "campo chiamatelocomevolete" che Di Paola, in uno slancio di inventiva ha chiamato "Sicilia". Se non ci credete chiedete a Raia, Villari e Rota. Specialmente a quest'ultimo, il quale chissà a chi si riferiva quando ha scritto quella pepata lettera di dimissioni dalla Cgil. Comunque sia, ripeto, quella del segretario regionale della Cgil rimane un'ottima scelta per tenere al riparo dalla debacle prossima ventura i veri e vari pupari del sedicente centro sinistra siciliano. Una scelta che - peccato sfugga a Di Paola - sarà usata dal tutt'altro che sciocco Mannino per arrivare al vero obiettivo che si è posto: una poltrona parlamentare romana, comoda e molto più serena di quella all'Ars, oltre che più prestigiosa e pure per tanti versi utile.
È sicuramente l'unico che può battere Schifani e liberare la Sicilia, il problema è il PD che farà di tutto per perdere
Intanto palla al piede e a manutenere subito tutti i giardini pubblici e le villette, la notte in cella e al mattino presto ricominciare così si paga il carcere.
Nel tempo libero ognuno fa ciò che vuole e coltiva gli hobby che gli aggradano. Lui aggiustava torti, riparava ingiustizie. E allora?
Al di là del caso specifico e della sicura innocenza dei protagonisti, troppi “non lavorano” nelle amministrazioni pubbliche o para pubbliche solo grazie a sponsor politici, pronti a “dimettere” i vertici burocratici o politici se non ubbidiscono o se fanno rispettare le regole. Una specie di mafia che protegge gli affiliati, ne più ne meno.