Catania, gestore unico acque: un affare da trecento milioni - Live Sicilia

Catania, gestore unico acque: un affare da trecento milioni

Commenti

    E’ davvero sconfortante leggere che, in Sicilia, in tema di risorse idriche, alcuni sindaci non abbiano ancora chiara la differenza tra la governance, ovvero l’indirizzo e il controllo dell’acqua, che in quanto bene pubblico è interamente nelle competenze delle Assemblee territoriali idriche, e la gestione del servizio idrico integrato da affidare, per tutto l’Ambito Territoriale Ottimale e nel rispetto di precise procedure di legge, ad un unico Soggetto.
    Non possono esserci dubbi, perche è stato tutto già previsto fin dal 5 gennaio 1994, con la legge n. 36 “Disposizioni in materia di risorse idriche” e successive modifiche e integrazioni.
    E mentre i grandi Comuni del Centro Nord hanno colto le straordinarie oppurtunità e hanno via via trasformato le loro aziende municipalizzate fino a farle divenire imprese industriali di dimensioni nazionali, in Sicilia è rimasto tutto pressoché immutato. Con il piccolo particolare che rimanere fermi mentre intorno a noi tutto cambia equivale ad andare indietro.

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Non sono leghista ma in questo caso ringrazio Salvini che continua nonostante le armate del nord e del sud che si battono compatte contro il progresso e lo sviluppo economico della Sicilia e che vogliono una terra per sempre stracciona, povera e dominata dal sottosviluppo e dalla mafia

Mi chiedo come mai nessuna manifestazione sia stata organizzata per chiedere la rimozione delle carcasse di scafi in vetro resina (materiale fortemente inquinante) lasciati in abbandono sul molo; quanti, dei manifestanti presenti oggi, hanno mai chiesto come vengono smaltite le latte di vernici e solventi usate da chi fa cantiere sul molo? Stiamo parlando di rifiuti speciali pericolosi (ma i manifestanti di oggi non si sono accorti di nulla!). La verità è che tutto deve restare com’è per dare agio a chi ha fatto i suoi comodi (in tutti i sensi) a titolo gratuito… alla faccia degli abitanti di Ognina e di chi frequenta quel borgo in modo civile ed educato. Le parti politiche presenti oggi hanno colto una ghiotta opportunità di visibilità a basso costo, niente di più; e anche loro non si sono accorti di nulla…

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