CATANIA – È cominciata oggi la requisitoria del processo d’appello frutto dell’inchiesta Shoes della Guardia di Finanza che ha scoperchiato un fiorente traffico di droga in città. Uno in particolare in via Alogna, a pochi passi dalla roccaforte mafiosa di via Della Concordia, chiamata dai catanesi strada Ottantapalme. Tra gli imputati infatti c’è Salvatore Amato, nipote del capomafia Turi Amato sposato con la cugina di Nitto Grazia Santapaola. A capo di questo ‘gruppo’ Sebastiano ‘Daniele Sozzi’. L’altro fronte dello spaccio era invece a San Leone, con al vertice Giuseppe Vasta (detto Baku’). Un’inchiesta poderosa fatta di centinaia di intercettazioni audio e video: il nome dell’operazione è dovuto al fatto che i trafficanti per riferirsi alla droga parlavano di ‘calzature’. Un ruolo non indifferente lo avrebbero avuto anche le donne.
I pg Angelo Busacca e Iole Boscarino non hanno fatto sconti per i ‘narcos’ catanesi.
I due hanno chiesto conferma della sentenza di primo grado del gup per Giuseppe Vasta (20 anni), Cristoforo Crisafulli (8 anni e 8 mesi), Catello Gargiulo (14 anni), Alfio Giuseppe Maggiore (10 anni), Giovanni Papa (10 anni e 8 mesi), Agatino Ventimiglia (13 anni), Salvatore Amato (10 anni), Antonino Fuselli (12 anni), Antonino Mirko Guglielmino (12 anni), Sebastiano Sozzi (20 anni), Roberto Spampinato (14 anni),
Silvana Mirabella, 7 anni e 4 mesi, Francesca Patrocelli, 7 anni e 4 mesi, Angelo Pasqualino 8 anni e 4 mesi, Maurizio Valenti, 15 anni e 2 mesi. Riforma invece per Fortunato Vitale 5 anni e 20 mila euro di reclusione, Maurizio Vitale 6 anni e 26.670 euro di multa, Antonio Pane 6 anni e 26.670 euro di multa (in continuazione con altra sentenza), Silvana Mirabella, 7 anni e 4 mesi, Francesca Patrocelli, 7 anni e 4 mesi, Angelo Pasqualino 8 anni e 4 mesi, Maurizio Valenti, 15 anni e 2 mesi