Il sequestro record di droga: distrutte 2 tonnellate di cocaina

Il sequestro record di droga, distrutte 2 tonnellate di cocaina

Il rinvenimento in primavera e i mancati guadagni della malavita per 400 milioni VIDEO

CATANIA – Sono stati smaltiti del tutto gli oltre 1.600 panetti di cocaina che lo scorso mese di aprile sono stati rinvenuti al largo delle coste orientali dell’isola: tra Catania ed Augusta. Quasi due tonnellate in tutto per un giro d’affari, nel mercato illecito della droga, da almeno 400, forse anche 450, milioni di euro.
I colli rinvenuti e sequestrati galleggiano in mare ed erano tenuti assieme da reti che ne hanno evitato la dispersione con un dispositivo di luminoso che ne evidenziava anche la posizione.

Un lungo lavoro

Lo smaltimento dell’ingente quantitativo di cocaina è stato organizzato e compiuto dai militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di Finanza, con l’ausilio della componente specialistica “Antiterrorismo e Pronto Impiego”e dei finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo.
Tutto coordinato dalla Procura della Repubblica etnea per un lavoro che ha portato a conclusione un non certo semplice procedimento di analisi e campionatura dei panetti di droga.

Una ingente partita di droga dall’America Latina

Gli investigatori hanno confermato che I risultati di laboratorio hanno fornito chiare prove in merito all’elevato grado di purezza della cocaina rinvenuta, permettendo al contempo di avvalorare l’ipotesi iniziale secondo cui la sostanza fosse di produzione sudamericana.

Un “sistema di trasporto” non inedito

In quello che è stato, certamente, uno dei più ingenti quantitativi di cocaina scoperti in ambito nazionale, va ricordato come le Fiamme Gialle evidenziarono “come l’imballaggio fosse particolarmente curato: di certo, quantomeno necessario affinchè la cocaina contenuta all’interno non si inabissasse in mare per via delle possibili infiltrazioni dell’acqua. Quello che appare certo è che la droga sia stata fatta cadere in mare da una delle navi cargo che battono quella rotta, in attesa di essere recuperata dai destinatari ed essere, ovviamente, riportata nella terraferma per lo smercio illegale”.

La droga avrebbe inondato le piazze di spaccio

Un’Operazione che, va ribadito, ha evitato che la droga finisse nella nelle mani di gruppi criminali per la successiva illegale commercializzazione sul territorio italiano, la cui disponibilità avrebbe consentito di inondare letteralmente di cocaina le piazze di spaccio e di conseguire elevatissimi guadagni accrescendo non poco il potere economico e criminale dei trafficanti.

Le operazioni di smaltimento

Per la cronaca, stante l’enorme valore di mercato delle due tonnellate di cocaina, per lo smaltimento dell’ingente quantitativo di stupefacente è stato approntato dalle Fiamme Gialle etnee un imponente servizio di scorta e vigilanza in modo da assicurare la più ampia cornice di sicurezza nel corso di tutte le delicatissime fasi di caricamento presso la località segreta ove era concentrato, trasferimento e conferimento a un impianto di termodistruzione in provincia di Siracusa.
In particolare, il trasporto è stato effettuato utilizzando un mezzo blindato scortato da un articolato dispositivo, composto da militari della Compagnia Antiterrorismo e Pronto Impiego e del Nucleo PEF di Catania. È stata inoltre prevista apposita sorveglianza aerea mediante l’impiego di un elicottero del citato Reparto Operativo Aeronavale di Palermo.


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