Il Procuratore Zuccaro premiato con la Candelora d'oro VIDEO

Il Procuratore Zuccaro premiato con la Candelora d’oro VIDEO

Ieri sera a Palazzo degli elefanti: a fare da padrone di casa il neo Commissario, Mattei.
LA CERIMONIA
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CATANIA. La Candelora d’Oro al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale etneo Carmelo Zuccaro. “Titolare delle principali inchieste giudiziarie ha aperto squarci di verità sulle associazioni a delinquere in tutto il territorio etneo ponendo una particolare attenzione ai reati commessi dai cosiddetti “colletti bianchi” da quelli amministrativi a quelli legati all’imprenditoria”: questa, una parte della motivazione che, ieri sera, al Palazzo degli Elefanti ha visto il Commissario Straordinario del Capoluogo etneo, Piero Mattei, consegnare la Candelora d’Oro al Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro.

“Vedo nella legge l’unico modo per orientarsi – dice Zuccaro – una bussola per indicare il rispetto della legalità che non è uguale in un paese autocratico e in un paese democratico. In un paese democratico, come il nostro, il rispetto della legalità significa creare le condizioni per attuare quelli che sono i valori fondanti della nostra comunità sociale e della nostra Costituzione rispettando i diritti di tutte le persone a prescindere dalla persona stessa promuovendo una uguaglianza sostanziale tra i cittadini e il dovere di promuovere la giustizia sociale”.

Il Procuratore ha anche parlato della dispersione scolastica, piaga questa, che vede il capoluogo etneo con percentuali tra le più alte in Europa rivolgendosi agli amministratori pubblici: “Vi sembra possibile che giovani che con grosse difficoltà riescono ad ottenere un titolo di studio debbano recarsi fuori o cercare un “amico buono” per ottenere un posto di lavoro?”.

Alla cerimonia erano presenti Autorità civili, militari, l’Arcivescovo Metropolita Luigi Renna e Don Barbaro Scionti. “Ricevere un premio dalla sua città, credo sia la soddisfazione più grande, che la ripaga da tante sofferenze, che un uomo delle istituzioni come lei vive in questa città – dice l’Arcivescovo Luigi Renna – la memoria va agli splendidi affreschi nel palazzo dei Nove a Siena, l’allegoria del buon governo e l’allegoria del cattivo governo che agisce con ingiustizia e avidità, e il buon governo si regge sulla giustizia. Catania ha bisogno di una classe dirigente che sia autorevole che sappia affrontare con rigore le tante sfide e sia soggetto a un controllo intransigente dei cittadini”. Dopo la consegna della Candelora d’Oro l’accensione della Lampada Votiva situata nella Corte di Palazzo degli Elefanti e la deposizione di una corona di fiori in cima alla Cattedrale ai piedi della statua di Sant’Agata deposta dai Vigli del Fuoco.


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