Cesame, riapre la storica azienda |La scommessa di 80 lavoratori - Live Sicilia

Cesame, riapre la storica azienda |La scommessa di 80 lavoratori

Da lunedi il general contractor a lavoro per ripulire e ristrutturare gli stabilimenti abbandonati.

posa prima pietra
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CATANIA – Crocetta: “Noi siamo il governo che riapre le imprese. Riapre la Cesame, riapre Termini Imerese con Bluetech. Riaprirà a breve il Birrificio Birra Messina. Nonostante i detrattori questo governo riesce a invertire la tendenza di una crisi durata 7 anni e che ha portato alla perdita di 14 punti di PIL in percentuale e 150000 posti di lavoro. Con queste riaperture oggi si segna una vittoria che nei fatti sta facendo tornare a crescere l’occupazione”.

Famiglie, amici e parenti degli 80 lavoratori della Cesame attendono l’arrivo del Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Ai cancelli, finalmente riaperti dello storico stabilimento della zona industriale di Catania, ci sono ad attendere il governatore l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Mariella Lo Bello, il coordinatore provinciale del Megafono Giuseppe Caudo, il segretario generale della CGIL catanese Giacomo Rota, l’On. Concetta Raia deputato ARS e numerosi esponenti della politica locale e del mondo sindacale. Tutti attendono l’arrivo del Presidente che ritarda, anche a causa di un capottamento sulla tangenziale di Catania. Il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, chiamato ad altri impegni istituzionali, si defila dopo aver atteso il governatore per oltre un’ora.

Caldo torrido ma aria di festa. Ai cancelli della Cesame negli occhi dei lavoratori c’è la speranza di un lavoro ritrovato e di un incubo da consegnare al passato. Nel gennaio del 2004 il tribunale etneo dichiarava l’apertura di una procedura amministrativa straordinaria per attuare un programma di cessione aziendale. Per la Cesame e i suoi lavoratori si apriva un calvario, immeritato, in quanto l’azienda era sempre stata fiore all’occhiello dell’economia Siciliana.

A distanza di 12 anni oggi le speranze si riaccendono concretamente. La Cesame con i 5 milioni di euro stanziati dalla Regione potrà da lunedi prossimo iniziare a ristrutturare le linee di produzione abbandonate e vandalizzate in questi anni. Sergio Magnanti, fautore di questa rinascita, insieme con gli altri 80 lavoratori che hanno creduto in questo progetto – ci tiene a precisarlo – ci racconta come pensa di rilanciare questa industria.  “25000 mq verranno riattivati da subito, sui 47000 mq di capannoni in totale che abbiamo. Pensiamo all’attivazione di uno dei due forni disponibili e all’acquisizione di nuovi impianti di raffinamento della ceramica e di preparazione di impasti. E soprattutto alla razionalizzazione ed attualizzazione degli spazi in modo che il circolo di lavoro sia all’avanguardia ed aggiornato con gli standard necessari per poter competere oggi sul mercato”.

Pragmatismo e dati concreti. Un finanziamento di 5 milioni di euro ed un governo che ha saputo scrivere una bella pagina per questa impresa che sembrava spacciata. “Questo è un esempio di cosa vuol dire saper coniugare sviluppo e legalità – spiega Giuseppe Caudo, nell’attesa dell’arrivo di Crocetta. Questa era una fabbrica morta. Nessuno credeva che fosse possibile una sua riapertura. Non ci credevano i lavoratori, seppur si fossero costituiti in cooperativa, non ci credevano i sindacati. Non ci credevano gli investitori e neanche la politica. Alla fine invece grazie alla caparbietà e all’impegno del Presidente Crocetta, e di questo Governo, ci siamo riusciti nonostante tutti detrattori che ci cirticano e deformano la realtà. Quella di oggi è una grande vittoria per la nostra terra. È una vittoria per loro i lavoratori ma è anche per tutto il territorio”.

“Nel giro di pochi giorni registriamo la riapertura della Cesame, la riapertura di Termini Imerese e ieri abbiamo affidato i lotti per i cappannoni al birrificio Messina – dichiara l’assessore Mariella Lo Bello a LivesiciliaCAtania. Ditemi se questo non è un esempio di buon governo che valorizza quelle comunità che si identificano con un impresa. Questi sono sogni che si realizzano. Grazie a un governo che vuole togliere gli ostacoli e puntare al rilancio dell’economia. Ditemi quali sono i governi regionali che negli anni hanno messo in campo questa capacità di dare sviluppo a questa terra? Fino adesso i governi regionali ci lasciavano le aziende che chiudevano no che riaprivano”.

Comunque è vero che la troppa burocrazia, la complessità delle normative e la mancanza di assunzione di responsabilità creano molti ostacoli a chi vuole fare impresa. “Oggi siamo qui a salutare l’inizio di un bel cammino che sancisce la capacità di questo governo di saper lavorare in squadra. Un governo in cui si è assunto le proprie responsabilità e ognuno ha fatto la propria parte dando nuova linfa vitale ad una azienda importantissima per il tessuto economico siciliano. La nostra non è un’amministrazione che intende ritardare le cose ma al contrario con oggi si scrive una pagina di una Regione finalemnte amica delle imprese. Abbiamo sbloccato 5 milioni di euro innescando un’inversione di tendenza rispetto agli altri governi che fino adesso o per paura, prudenza o addirittura mala fede hanno affossato o hanno ritardato quegli iter burocratici strategici per far ripartire il nostro territorio”.

Molti dicono che questo sia un Governo inconcludente.

“È proprio il contrario. Mi permetto di fare osservare che fino all’anno scorso noi abbiamo fatto registrare un avanzo amministratico di oltre 600 milioni che serviranno a coprire i debiti contratti nel passato. Inoltre dopo 7 anni di crisi siamo riusciti a creare un inversione di tendenza che vede il PIL della Sicilia crescere di 2 punti in percentuale. Nessun governo aveva realizzato un bilancio come il nostro senza introiti fittizi per cercare di giustificare quelle uscite necessarie, che servono ad alimentare il mondo delle cleintele al quale noi facciamo lotta quotidiana. E sarà proprio per questo che ci contrastano?”

Quali sono le emergenze a cui farete fronte nei prossimi mesi?

“Con il Patto per il Sud, a breve, faremo partire oltre 1200 cantieri per la manutenzione della viabilità secondaria. Questa viabilità è essenziale per far funzionare tutta la nostra terra. La Sicilia è viva di piccoli centri collegati tra loro da strade provinciali. Questa strade, che erano prima di competenza della provincia, adesso sono di nostra competenza. E per contrastare il dissesto idrogeologico a cui sono sottoposte abbiamo stanziato 2miliardi 340 milioni. 1200 cantieri che apriranno simultanemente. Non ci sarà comune in Sicilia che non avrà il suo cantiere. E tutti noi sappiamo quanto sia importante riattivare l’edilizia in Sicilia. Un volano straordinario per il nostro territorio costituito da tante piccole e medie imprese diverse tra loro, che contribuiranno a far ripartire l’economia della nostra isola”.

Cos’altro.

“In Sicilia abbiamo avuto una crisi profonda durata 7 anni. Adesso il nostro sguardo deve essere rivolto alle imprese sane che sono riuscite a superare questa bufera economica. Come amministratori siamo chiamati a sostenere, valorizzare e promuovere queste imprese che, tutt’oggi, reggono il sistema economico siciliano. E infine a fine anno volgeremo uno sguardo al futuro supportando le Start Up. La Sicilia può e deve diventare terra di Start Up, perché la logica del posto fisso o dell’assistenza è finita finalmente. Adesso dobbiamo dare ossigeno alle forze creative e giovani della nostra isola. Devono nascere tante e tante imprese perché vogliamo creare tanti nuovi posti di lavoro”.


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