"Come erano luminosi i suoi occhi" - Live Sicilia

“Come erano luminosi i suoi occhi”

Il ricordo degli amici dell'attore
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Malvina aveva fiducia nell’aria chiusa che portava in tasca, nel respiro che poteva liberare con una semplice pressione del dito. Lo chiamano Ventolin. E’ la salvezza degli allergici e degli asmatici. Un piccolo amuleto tascabile, una boccetta dedicata alla fede cieca nella salute. Il soffio vitale, stavolta, non è bastato. Chissà perché è morta Malvina. Gli amici dicono che era allergica alle arachidi. Gli amici dicono che era felice perché aveva superato un problema alla tiroide. Gli amici dicono che non dimenticheranno mai i suoi occhi, le pupille luminose di Malvina.

Parla il pittore Alessandro Bronzini, buon amico del grande attore palermitano: “Avevano uno splendido rapporto. Un legame speciale. Lollo è un uomo buonissimo. Alle volte un po’ rude. Però con lei era unico”. Lollo Franco è un nome splendente del teatro, è un povero padre. Chi l’ha accostato oggi in ospedale racconta le sue lacrime, così preziose, così rare. E con Malvina e con l’altro figlio “era uno zucchero”, spiega Bronzini.

Lollo Franco, gran maestro e stregone del cuore degli uomini che vanno a teatro, regista geniale e ispido, uomo duro quando serve, padre crocifisso al legno del suo dolore.

Parla Marco Feo, attore: “Lollo diceva che i suoi figli non volevano stare in teatro con lui. Avevano scelto altri mondi. In fondo era contento. La magia del teatro nasconde troppe insidie”.

Parla Betty Cicirello, attrice: “Ricordo Malvina da piccola. Una bambina bellissima. Lollo è un po’ come il Mangiafuoco di Pinocchio. Ruggisce per nascondere la tenerezza che lo renderebbe fragile. Sono andata a trovarla. Ho incontrato un attore senza più maschere”. Un volto nudo, contratto nel pianto.

Parla Franco Zappalà, imprenditore dell’arte, regista e attore: “Lollo era venuto a trovarmi qualche giorno fa. Mi raccontava di Malvina che aveva superato una brutta operazione alla tiroide. Era felice, parlava, parlava e non la smetteva più. L’ho incontrata due volte. Ricordo i suoi occhi”. Stasera veglia funebre al Gonzaga di via Ugdulena. Domani la messa alle dieci.


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