Coronavirus, restrizioni estese | Scuole chiuse fino al 3 aprile - Live Sicilia

Coronavirus, restrizioni estese | Scuole chiuse fino al 3 aprile

Il territorio nazionale diventa 'zona protetta' Nell'Isola 54 casi, 11mila rientri dal Nord DIRETTA

L'emergenza
di
18 min di lettura

PALERMO – Cresce la preoccupazione nelle regioni del Sud per l’esodo in massa dalle zone a rischio coronavirus del Nord Italia: solo in Sicilia sono rientrate oltre 11.500 mila persone e in Puglia 9.200, il boom nel week end appena trascorso. E così si moltiplicano gli appelli di governatori e sindaci che invitano chiunque rientri dalla Lombardia e dalle 14 province a rischio ad auto-segnalarsi alle autorità sanitarie e a porsi in isolamento volontario come stabilito dal decreto del presidente del Consiglio e dalle ordinanze delle singole Regioni. Non solo. Gli amministratori stanno lanciando appelli continui affinché i cittadini rispettino le indicazioni di prevenzione, evitando assembramenti, locali pubblici, feste e movida. Richiami al buon senso anche perché in diverse zone vengono segnalati comportamenti irresponsabili, con le prime denunce. La paura del contagio è altissima. “Siamo preoccupati per i casi positivi aggiuntivi che si possono determinare per l’esodo verso il Sud”, avverte l’assessore alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza nonostante nell’isola i casi aumentino di poche unità al giorno

LA DIRETTA

+++ 21.45 – Conferenza stampa del premier Giuseppe Conte: “Non c’è più tempo, dobbiamo fronteggiare la diffusione del virus e il numero alto di contagi. Per questo abbiamo deciso per l’inasprimento delle misure in tutta Italia. Non ci sarà più una zona rossa e una zona gialla, le misure del decreto firmato pochi giorni fa per la Lombardia e 14 province saranno valide per tutta la nazione. Bigogna restare a casa e per farlo è necessario estendere i provvedimenti. Scuole chiuse in tutta Italia fino al 3 aprile, stop al campionato di calcio, spostamenti solo per lavoro o per motivi di salute, divieto di assembramento”.

LEGGI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULL’ESTENSIONE DEI DIVIETI: Italia ‘zona protetta’, tutte le misure

21.30 – Nuova rivolta nel carcere dell’Ucciardone, urla e incendi dentro il carcere.

Leggi:  Riparte la protesta all’Ucciardone

19.30 – Il Coronavirus cambia le regole anche a bordo dei mezzi pubblici a Palermo. Ecco come

Leggi l’articolo: Ecco cosa cambia sui bus

18.30 – Visite ambulatoriali non urgenti sospese, sospese pure le attività libero-professionali intramurarie, accesso limitato al massimo dei parenti dei ricoverati e al pubblico negli uffici amministrativi.

Leggi: Stop a visite e ricoveri”, la Regione cambia le regole

18.00 – Ancora proteste all’esterno del carcere Pagliarelli di Palermo: un gruppo di aprenti dei detenuti ha infatti nuovamente bloccato un tratto di viale Regione Siciliana, mandando il traffico in tilt. Nel frattempo è stato annunciato lo sciopero della fame dei detenuti.

Leggi: Il decreto blocca i colloqui, sciopero della fame al Pagliarelli

17.34– Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (lunedì 9 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. In totale sono 54 i pazienti, di cui 19 ricoverati (uno in terapia intensiva per precauzione), 34 in isolamento domiciliare e uno guarito, come già comunicato ieri: Agrigento, 11; Catania, 27; Enna, 1; Messina, 2; Palermo, 10; Ragusa, 1; Siracusa, 2. Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

17.10 – Boom di iscrizioni, nelle ultime ore, al portale della Regione Siciliana per segnalare la propria provenienza dalle zone a rischio contagio del Nord Italia. Si è passati da 1.500 a 11mila registrazioni, effetto delle due ordinanze del governatore Nello Musumeci che hanno trasformato la facoltà in obbligo, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Ma anche del suo appello rivolto ieri ai siciliani. “Registratevi e fate registrare gli altri – aveva scritto il presidente della Regione sulla propria pagina Facebook – se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità verso tutti! Oltre che chiederti cosa può fare la Regione per te, vediamo quello che ognuno di noi può fare per gli altri. Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi!”.

In base ai provvedimenti firmati ieri, è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.

La registrazione va effettuata sul portale www.siciliacoronavirus.it

16.30 – Paura a Capaci per il caso di Coronavirus accertato su una donna. Il sindaco ha invitato i familiari a chiudere il supermarket di cui sono titolari.

Leggi:Donna positiva a Capaci, chiude il supermarket dei fratelli

16.00 – La Serie D si ferma fino al 3 aprile. Lo ha deciso il consiglio direttivo della lega nazionale dilettanti (Lnd) che si è riunito oggi in videoconferenza. “L’obiettivo primario è la tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività”, dice il presidente ella Lega, Cosimo Sibilia. Il campionato, sottolinea in una nota la LND, è stato fermato “tenuto conto di quanto previsto dal decreto” dell’8 marzo e rilevato che appare opportuno tener conto delle raccomandazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità sulla necessità di adottare comportamenti tesi a limitare le occasioni di eventuale contagio, mantenendo tra l’altro una distanza di almeno un metro”.

Leggi: La serie D si ferma fino al 3 aprile, stop anche alle partite del Palermo

15.30 – Sembra essersi normalizzata al situazione fuori dal carcere Ucciardone a Palermo dove stamattina i detenuti hanno inscenato una protesta contro le misure per contenere il coronavirus che riguardano anche gli istituti di pena. Davanti al carcere sostano due blindati dei carabinieri e della polizia di Stato mentre pattuglie di vigili urbani girano per le strade limitrofe.

Guarda il video: Ucciardone, la tentata evasione

14.00 – Hanno lasciato l’hotel Mercure di Palermo i turisti bergamaschi: per loro la quarantena è finita.

Leggi: Quarantena finita per i turisti del Mercure

Guarda il video: L’uscita dei turisti dall’hotel di via Mariano Stabile. “Torniamo a casa”

13.40 Chiusi gli uffici comunali di Modica da oggi e sino al 15 marzo per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del virus Covid-19. Lo ha deciso la Giunta municipale di Modica convocata d’urgenza ieri sera dal sindaco Ignazio Abbate. Gli unici uffici aperti sono quelli della Polizia Locale, delle varie sedi dell’Anagrafe e dello Stato Civile, di Modica Centro, Modica Sorda e Frigintini, nonché della sede del Protocollo dell’Azasi (Modica Sorda). Negli altri locali degli uffici verrà attivata disinfezione e sanificazione. L’accessibilità a tutti gli altri servizi ed uffici comunali avverrà per via telefonica o telematica mediante i recapiti e gli indirizzi riportati sul sito dell’Ente.

13.30 Una scheda per il censimento dei cittadini che, dopo aver soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico, hanno fatto ritorno in città e un numero di telefono del Gruppo comunale di protezione civile a cui i soggetti in autoisolamento o le persone in difficoltà possono rivolgersi per l’acquisto di farmaci o generi alimentari. Sono gli strumenti messi in campo dall’amministrazione comunale di Salemi (Trapani), guidata dal sindaco Domenico Venuti, per il contrasto alla diffusione del coronavirus. Le misure sono state adottate nel solco del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e dell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Quest’ultima, infatti, obbliga chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente all’8 marzo, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato in Lombardia e nelle altre province individuate dal Dpcm a comunicare la circostanza al Comune, al dipartimento di Prevenzione sanitaria e al proprio medico. L’ordinanza prevede anche l’obbligo per questi soggetti di osservare l’isolamento domiciliare per 14 giorni. L’ordinanza prevede anche l’obbligo per questi soggetti di osservare l’isolamento domiciliare per 14 giorni. Queste le province segnalate dal Dpcm oltre alla Regione Lombardia: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola e Vercelli. Chi proviene dalle zone a rischio epidemiologico e torna nel proprio domicilio di Salemi dovrà segnalare la propria presenza, oltre che alle autorità sanitarie provinciali (agli indirizzi dipartimento.prevenzione@asptrapani.it e francesco.digregorio@pec.asptrapani.it), anche al Comune attraverso la compilazione della scheda di censimento da inviare all’indirizzo gruppocomunaleprotezionecivile@cittadisalemi.it e avrà a disposizione anche un numero di telefono: lo 0924 983699, attivo dalle 8 alle 20. Lo stesso numero e la stessa mail potranno essere utilizzati dai soggetti in isolamento volontario e da chi, come anziani e invalidi, non può lasciare il proprio domicilio per l’acquisto di farmaci o generi alimentari. La scheda di censimento predisposta dall’amministrazione e l’avviso rivolto ai cittadini con i numeri di telefono e l’indirizzo mail attivo sono scaricabili dal sito del Comune di Salemi, all’indirizzo salemi.gov.it/ I controlli sul rispetto dell’ordinanza saranno effettuati dalla polizia municipale, in sinergia con le forze dell’ordine, attraverso costanti verifiche domiciliari. L’amministrazione comunale ricorda che la mancata osservanza degli obblighi imposti dall’ordinanza del presidente della Regione Siciliana comporterà le sanzioni previste dall’articolo 650 del Codice penale “se il fatto non costituisce reato più grave”.

13.10 Le persone che rientrano a Catania provenienti dalla Lombardia e da una delle 14 province del Nord Italia indicate dal Dpcm dell’8 marzo 2020 dovranno effettuare una segnalazione anche al servizio Protezione civile comunale telefonando all0 0957425157 dalle 8 alle 20.00 o inviando una mail a protezionecivile@comune.catania.it. L’iniziativa, resa nota dal Comune di Catania, è in linea con l’ordinanza firmata ieri dal governatore Nello Musumeci per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

12.58 Il sindaco di Taormina, Mauro Bolognari, ha revocato la disposizione che consentiva il posteggio gratuito, dalle 16 di ogni venerdì alle 24 della domenica successiva, nei due parcheggi comunali, il Lumbi e il Porta Catania. La decisione è stata adottata in applicazione dell’ultimo Decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm) che contiene norme più stringenti per la salvaguardia della salute pubblica. “Le considerazioni esposte nella precedente ordinanza – spiega Bolognari – lasciano il passo alla primaria tutela della salute pubblica. Il tutto avviene in accordo con il liquidatore di Asm, Antonino Fiumefreddo e il suo staff. Così è stato deciso di revocare ogni provvedimento che incentivi l’ingresso in città”.

12.45 Per evitare accessi differibili nelle strutture ospedaliere e con l’obiettivo di fornire una consulenza specialistica ai medici di medicina generale, è stato attivato un percorso tra l’ematologia del policlinico di Palermo e i medici di medicina generale di Palermo, Agrigento, Trapani e province per la gestione a distanza dei pazienti con malattie del sangue. I medici curanti, che seguono soggetti con sospetta malattia ematologica, potranno inviare gli esami via email o whatsapp agli ematologi del policlinico ‘P. Giaccone’. Si tratta di pazienti che presentano valori anomali dell’emocromo, come ad esempio globuli rossi alti o bassi, globuli bianchi alti o bassi, piastrine alte o basse, o alterazioni dei test della coagulazione o dell’elettroforesi proteica oppure pazienti con un ingrossamento di linfonodi o un aumento di volume della milza o che presentino masse mediastiniche o addominali oppure sintomi quali febbre resistente a terapia antibiotica, sudorazione notturna, perdita di peso, etc. Il servizio garantisce un corretto screening circa la necessità e la tempistica della visita ematologica ed evita accessi in ospedale non sempre necessari. Gli specialisti ematologi valutano la situazione e indirizzano i pazienti al percorso più appropriato. “In questo modo – sostiene Sergio Siragusa, direttore del reparto di ematologia del Policlinico e vice presidente della società italiana di ematologia – ottimizziamo la selezione dei pazienti evitando un accesso diretto in ospedale e, quindi, ove questo non sia necessario, riduce i disagi per i pazienti e indirettamente contribuisce a contenere la diffusione del Covid-19. L’iniziativa rientra tra le indicazioni ministeriali per favorire la gestione da remoto dei pazienti”. “E’ certamente il primo esempio a livello nazionale in ambito ematologico”, aggiunge Luigi Galvano, segretario regionale della federazione italiana dei medici di medicina generale”.

12.34 Sedute del Consiglio comunale “sospese a data da destinarsi” a Catania, “fatti salvi motivi di urgenza ed emergenza”, per fare fronte all’emergenza Coronavirus. Lo ha disposto il presidente Giuseppe Castiglione, d’intesa coi capigruppo, ritenendo “necessario applicare ogni disposizione nazionale”. Inoltre le Conferenze dei capigruppo e le sedute di Commissione “dovranno tenersi nell’aula consiliare per mantenere le distanze interpersonali previste dal nuovo Dpcm”. “Invito tutte le componenti politiche e istituzionali – ha affermato Castiglione – alla massima collaborazione per riorganizzare giorni ed orari di convocazione delle predette riunioni di commissione, al fine di evitare situazioni di contagio anche solo potenziali. Siamo in emergenza – ha sottolineato il presidente del consiglio comunale di Catania – e dobbiamo contribuire a contrastare il virus anche come istituzione consiliare, con misure idonee come la sospensione dei lavori dell’aula”.

12.22 Il Comune di Palermo comunica che è stata disposta la temporanea chiusura al pubblico dei Centri di informazione turistica (C.I.T.) cittadini. La misura è stata presa nell’ambito delle iniziative sul coronavirus.

12.10 Ad oggi dalla Sicilia sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 54 campioni di casi positivi al coronavirus, uno in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 35 sono in isolamento domiciliare. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 836 tamponi, di cui 771 negativi e 11 in attesa dei risultati. Oggi tornano a casa, dopo il periodo di quarantena, 25 componenti della comitiva bergamasca in vacanza a Palermo: sono risultati negativi dopo aver eseguito per tre volte il tampone.(ANSA).

11.28 “L’emergenza Coronavirus ha reso drammatica la situazione anche in Sicilia. Invitiamo, quindi, tutti i cittadini a rispettare le indicazioni fornite dal governo nazionale e regionale e ad evitare al massimo contatti e assembramenti per limitare la diffusione del virus. La Uil Sicilia ha già ridotto al minimo le riunioni e riorganizzato i servizi. Per quanto riguarda Patronato, Caf, assistenza agli Inquilini e ai consumatori abbiamo dato indicazione di ricevere solo su appuntamento per evitare disagi e non favorire condizioni di contagio”. Così il segretario generale Claudio Barone, che aggiunge: “La situazione economica nella nostra Isola è critica in tutti i settori. In particolare è già al collasso quello del Turismo, dove le agenzie di viaggio hanno ridotto il personale del dieci per cento. Non va meglio per le strutture alberghiere, nella maggior parte dei casi infatti non partiranno i contratti a tempo determinato che cominciano con la stagione turistica. Soffrono anche pub, discoteche, ristoranti ed esercizi commerciali, quasi tutti vuoti. C’è almeno un dipendente in esubero per ogni realtà. E’ necessario, quindi, evitare licenziamenti ma soprattutto che queste attività non chiudano. Per questo chiediamo ammortizzatori sociali e indicazioni precise. Intanto per gli artigiani sono già partiti alcuni protocolli che prevedono aiuti per fronteggiare l’emergenza. Ma la cosa più importante sono le assunzioni, già garantite, nelle strutture sanitarie. Medici e infermieri, che stanno fronteggiando in maniera egregia l’emergenza Coronavirus, sono in condizione di forte stress. E’ necessario sostenerli e avere subito risposte”. 

11.10 “Per non farci trovare impreparati di fronte all’incedere del Coronavirus, in Sicilia servono almeno 200 posti di terapia intensiva in più”. Lo afferma l’Ugl sanità e medici regionale “alla luce degli ultimi dati diffusi sull’aumento dei casi nell’isola”. “Su 456 postazioni programmate – sottolineano i segretari dei due sindacati, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri – allo stato attuale come, risultano 346 quelle attive e 110 da attivare. Se mettiamo in conto quelle già occupate, attivando quelle ancora in itinere, a nostro avviso il numero sarebbe ancora basso e andrebbe subito implementato con almeno altri 100 posti. Questo andrebbe fatto riaprendo le strutture dismesse, ad esempio a Catania c’è il presidio Vittorio Emanuele da poco in disuso), oppure riconvertendo i reparti interrompendo le prestazioni non urgenti e non indispensabili”. I due sindacalisti chiedono anche di “disporre a tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere regionali la chiusura degli ambulatori per le visite, il differimento di interventi chirurgici per patologia minore e in condizione di non urgenza, anche per trasferire temporaneamente il personale alle attività di gestione di questa emergenza”. “Chiediamo anche – aggiungono – un ulteriore sforzo finalizzato all’incremento dei dispositivi di protezione individuale degli operatori sanitari, che ci risultano essere tutt’oggi centellinati, ed una maggiore vigilanza nelle aziende per una rigida applicazione delle misure di prevenzione”. L’Ugl sottolinea di “apprezzare lo sforzo, anche comunicativo, che ha già messo in atto la Regione” e si dice “disponibile e pronta a collaborare perché si aumenti il livello di attenzione e risposta in tempi brevi, per farci trovare preparati ed ancor più efficienti davanti ad eventuali evenienze”.

10.51 Tentativo di evasione dal carcere Ucciardone a Palermo. Alcuni detenuti per protesta hanno tentato di divellere la recinzione dell’istituto di pena per cercare di fuggire. Il tentativo è stato bloccato dalla polizia penitenziaria. Il carcere è circondato dai carabinieri e polizia in tenuta antisommossa. Anche le mura del carcere sono presidiate. Le strade attorno a vecchio carcere borbonico sono chiuse. Ieri sera la protesta contro lo stop alle visite in carcere per l’emergenza coronavirus era scattata anche al Pagliarelli, il secondo carcere di Palermo. Qui i parenti dei detenuti hanno bloccato il traffico e manifestato davanti ai cancelli. Come all’Ucciardone anche al Pagliarelli i reclusi gridavano “indulto indulto”.

10.45  “Nelle misure che arriveranno nell’ambito del contrasto agli effetti del coronavirus è necessario prevedere interventi legislativi ed amministrativi urgenti che da una lato proroghino tutti i termini previsti per i vari adempimenti che devono essere attuati dalle amministrazioni comunali e nel contempo dotino i Comuni di strutture e mezzi finanziari per garantire la salute dei propri cittadini e fronteggiare una crisi economica che era già preoccupante”. Lo afferma il presidente dell’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, Matteo Cocchiara, chiedendo al governo regionale di “farsi interprete di queste istanze presso l’Esecutivo e al Parlamento nazionale”. “La condizione in cui vive ormai il Paese a seguito del diffondersi del virus porta anche gli amministratori locali dei comuni siciliani a preoccuparsi degli effetti che un malaugurato diffondersi dell’epidemia anche nella nostra regione possa determinare, con ripercussioni devastanti su un tessuto istituzionale già molto debole e afflitto da mille problemi rispetto ai prossimi adempimenti obbligatori”, aggiunge Cocchiara. Il riferimento dell’Asael è alla prossima formazione dei bilanci, all’approvazione dei piani finanziari ai fini della nuova Tari secondo i complicati contenuti fissati dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e alla mancanza di una legge di bilancio regionale con le conseguenziali incertezze sui trasferimenti al comuni: “Sono argomenti che portano gli amministratori locali a guardare alle prossime settimane con animo preoccupato – dice Cocchiara – per non potere adempiere appieno alle proprie funzioni istituzionali rispetto alle domande dei propri territori, che reclamano invece congrue risposte per far fronte ad una condizione di crisi socio-economica che da tempo affligge gli operatori. In questo contesto le opportune misure contenute nel Dpcm emanato dal governo per il contenimento del diffondersi del virus, che debbono opportunamente essere applicate anche dai sindaci, rendono maggiormente difficoltoso il puntuale adempimento dei vari atti amministrativi che già erano stati previsti dalle norme – conclude il presidente dell’Asael – e ora risultano aggravati dai nuovi compiti imposti dall’emergenza sanitaria”. 

10.41 C’è il primo caso di coronavirus confermato di un operatore sanitario di Enna che lavora all’ospedale Umberto I. Si tratta di un’infermiera che lavora al poliambulatorio e che sarebbe stata a contatto con il medico catanese, poi risultato positivo al virus la scorsa settimana, che lavora in cardiologia. La donna, che è risultata positiva al tampone, ed è a casa. L’infermiera è stata sottoposta ad un primo tampone al quale è risultata positiva e ieri, un secondo tampone che ha confermato la presenza del Covid 19. Rimane stabile, invece, nelle sue condizioni di criticità,l’anziano ottancinquenne che nella notte tra sabato e domenica è stato trasportato ad Enna da Sciacca. L’uomo è ricoverato nel reparto di malattie infettive.

10.38 Attualmente nel reparto di malattie infettive del presidio Cervello sono ricoverati quattro pazienti positivi ai test per coronavirus. Uno di questi pazienti è la donna proveniente dalla bergamasca che è in buone condizioni generali.

10.25 Anche nel dipartimento di giurisprudenza di Palermo della Lumsa sono partite le lezioni con le modalità di apprendimento a distanza, proprio come avviene nella sede romana dell’Università. Gli studenti da oggi potranno collegarsi utilizzando Meet, un applicativo di Google, che consente di seguire le lezioni a distanza: ogni studente è dotato di una mail con account Lumsa con cui potrà accedere alla piattaforma. La pubblicazione dei materiali didattici avverrà, invece, all’interno della pagina personale dei docenti sul sito lumsa.it. Si potrà utilizzare la piattaforma https://elearning.lumsa.it. Eventuali indicazioni aggiuntive saranno fornite dai docenti e inviate agli studenti. I corsi post-laurea sono sospesi fino al 15 marzo. “Le lezioni proseguiranno secondo il normale calendario accademico che era già stato fissato e nessuna lezione sarà perduta”, spiegano dal dipartimento di via Parlatore a Palermo. Saranno svolti online anche i ricevimenti, i tutorati, le prove intermedie e le esercitazioni.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI