La Sicilia ferma al giallo, ma la zona arancione è ancora lontana

La Sicilia ferma al giallo, ma la zona arancione è ancora lontana

Cosa dicono i numeri dei contagi e dei posti letto comunicati dall'Agenas

PALERMO – Tornare in zona bianca è un miraggio, ma al momento per la Sicilia è lontano anche il passaggio in arancione con le eventuali e più pesanti restrizioni che ne conseguirebbero. Sono le restrizioni già in vigore nei Comuni in cui la Regione ha imposto la zona arancione (LEGGI COSA NON SI PUO’ FARE) . L’Isola, almeno per le prossime due settimane, è destinata a restare in zona gialla.

I parametri

Lo dicono i numeri dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, aggiornati al 5 settembre. A parte l’incidenza dei contagi per cento mila abitanti, che la Sicilia ha superato in virtù dei suo 176,4 (è un dato comunque in calo rispetto ai 190 per 100 mila abitanti della settimana scorsa), bisogna tenere d’occhio i dati sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e quelli dei ricoveri nei reparti Covid dei pazienti meno gravi.

Per la zona bianca i parametri da non superare sono fissati dal governo nazionale rispettivamente al 10 e al 15%. Per non passare in zona arancione il tetto massimo è fissato al 30 e al 20%.

I dati siciliani

Il 16 agosto il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva in Sicilia era al 9% (media italiana ferma al 5%), oggi è al 14% (in Italia la media è al 6%). La percentuale dei posti letto Covid, ma non di area critica, in Sicilia e al 23%, ben al di sopra del 7% della media nazionale. Il 16 agosto scorso era al 6%.

L’incremento dei ricoveri è stato costante nell’ultimo mese. Nelle prossime settimane è da escludere un ritorno in zona bianca, ma anche una ulteriore stretta. A questo punto bisognerà monitorare la situazione al rientro degli studenti in classe.

La Sicilia, unica regione ad essere in zona gialla, registra sì ancora un incremento, ma per fortuna sembrerebbe in maniera meno decisa. La speranza è che sortisca un effetto positivo l’allarme lanciato dal presidente Nello Musumeci, che ha chiesto più controlli ai prefetti per evitare che la Sicilia resti ancora a lungo la prima regione per nuovi contagi giornalieri in Italia e ultima per vaccini. Una terra la Sicilia, dove nonostante morti e ricoveri c’è ancora chi crede che il Covid sia un’invenzione.


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