Covid, grave un infermiere non vaccinato al 'Cervello'

Covid, è grave un infermiere non vaccinato al ‘Cervello’

La dottoressa Tiziana Maniscalchi: "Molti si pentono. Tanti i casi gravi"

PALERMO C’è un infermiere ricoverato in condizioni che tengono in ansia al pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’. Ha circa cinquant’anni e non è vaccinato. Secondo le ultime notizie, ha una polmonite al cinquanta per cento e le sue condizioni sono, appunto, problematiche.

Ricoverati non vaccinati

E’, purtroppo, una situazione ricorrente. In ospedale i casi gravi sono quasi tutti di persone non vaccinate. I vaccinati con un Covid pesante sono soprattutto immunodepressi, qualche anziano e pazienti con gravissime comorbilità. Ma numericamente rappresentano una cifra residuale. Dice la dottoressa Tiziana Maniscalchi, direttore facente funzione del pronto soccorso del ‘Cervello’: “Aumenta la gravità dei casi e arrivano tanti che ancora non si sono vaccinati, nonostante le moltissime occasioni per farlo. La differenza con chi si è vaccinto è notevole, Molti di loro, dei non vaccinati, cioè, si pentono”. Dice il dottore Baldo Renda primario di Terapia intensiva nel suo stesso ospedale: “Siamo molto dispiaciuti e siamo anche molto stanchi.  I dati, che arrivano anche dagli altri reparti, sono inequivocabili. I pazienti sono per la stragrande maggioranza non vaccinati”. 

La dottoressa Tiziana Maniscalchi

L’infermiere e il medico

Insieme all’infermiere, nello stesso ospedale in cui lavorano, che non è il ‘Cervello’, si è contagiato un medico con la doppia dose. Il non vaccinato è, come abbiamo scritto, in condizioni impegnative, il vaccinato ha avuto qualche sintomo leggero, ora sta bene. La differenza dei percorsi racconta da sé quanto sia necessario proteggersi con la doppia somministrazione.

Il Covid in Sicilia

Secondo l’ultimo bollettino: la Sicilia resta la prima regione per contagi. Occhi puntati sulla provincia di Messina. L’appello al vaccino viene ripetuto in ogni occasione. “Non possiamo pagare il prezzo altissimo di ospedali pieni e attività economiche a rischio – ha detto l‘assessore alla Salute, Ruggero Razza -. Nei prossimi giorni avvieremo una nuova campagna di informazione: sono convinto che esistano persone che hanno bisogno di maggiori risposte ai loro quesiti, gente ben diversa da chi pensa di sovvertire il buon senso e le istituzioni come i troppi sedicenti no-vax/no-pass”. (foto di copertina generica)


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