Covid, il prof 'no green pass': "Si rischia più col motorino" - Live Sicilia

Covid, il prof ‘no green pass’: “Si rischia più col motorino”

Il docente dell'Università di Palermo aveva accostato il Green pass all'Olocausto

PALERMO – “Non sono ‘no vax’ e non mi piace il termine, non sono contrario a qualunque vaccino: ma il vaccino contro il Covid non si può paragonare agli altri ampiamente sperimentati nell’interesse della salute pubblica. Il vaccino contro il Covid non assicura l’immunità dal contagio. Vaccinarsi deve essere una scelta personale, che va basata anche sul parere medico rispetto alla situazione personale valutando il fattore rischio-beneficio. Si chiede il Green pass pure agli studenti il cui rischio sanitario per il Covid, come è dimostrato dai dati, è quasi nullo: a 20 anni si rischia di più andando in motorino”.

Il caso

Lo ha detto il professore Gandolfo Dominici, professore di economia dell’Università di Palermo e noto per avere accostato il vaccino ad Auschwitz, a margine del convegno “Dalla democrazia alla dittatura: il ruolo della memoria”, organizzato per dire no al Green pass da ‘Coscienze Critiche’, movimento di docenti universitari. “Il mio no al Green pass – ha proseguito – è convinto e assoluto perché inconcepibile che in una sedicente democrazia liberale i diritti costituzionali vengano subordinati ad un lasciapassare, non esiste più lo statuto albertino con diritti concessi dal sovrano. Si spinge alla vaccinazione con un vaccino che non contiene i contagi; per tutelare la salute pubblica andrebbe fatto il test salivare per non essere troppo invasivo, in tutti i luoghi a rischio”.

Il paragone tra Green pass e olocausto

Sul paragone con Olocausto e Auschwitz, Dominici ha spiegato: “Prima di arrivare alla soluzione finale, all’Olocausto ci sono stati diversi passaggi, prima la demonizzazione, poi si doveva avere la tessera per esempio in Italia quella del partito fascista”. Per il docente universitario, “iI Covid è una malattia che mette a rischio soprattutto soggetti con determinate patologie pregresse, non esiste il rischio zero, ma non c’è un rischio grave per un ventenne o trentenne”. E alla domanda se lui ha fatto il vaccino Dominici ha replicato: “Non rispondo. E’ quello per cui mi batto, il fatto che sia vaccinato o meno sono affari miei”. 


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