“E’proprio vero. Lombardo ci ha più volte fatto sapere che vorrebbe un ritorno in giunta dell’Udc”. Salvatore Cuffaro, vicesegretario nazionale dell’ Unione di Centro, risponde alle dichiarazioni di Francesco Musotto, capogruppo Mpa all’Ar, pubblicate oggi sul Giornale di Sicilia. L’ex presidente della Provincia aveva parlato di un possibile rientro nell’esecutivo dei centristi. Un’eventualità quindi non smentita da Cuffaro: “A tal proposito Lombardo – ha detto l’ex governatore – ha incontrato il segretario regionale, Saverio Romano, manifestando il proprio ‘’interesse’’, poiché si rende conto di avere una non-maggioranza, a causa delle note tensioni interne al Pdl e perché, per giunta, non è stato adeguatamente sostenuto dai suoi alleati occulti. Ma sia ben chiaro – ha precisato – che è giusta e condivisa la risposta del nostro segretario: non accetteremo mai strapuntini. Siamo un partito di persone serie che hanno già dimostrato il proprio valore e il proprio peso politico. Rientreremo in giunta solo dopo il ripristino delle condizioni politiche che ci hanno già visto al governo”.
Insomma, Cuffaro rinvendica un vero e proprio ruolo da protagonista: “Prima che di posti o di nomine, esigiamo di parlare di programmi politici e di rilancio dell’azione amministrativa, che sono alla base dei nostri dissidi con Lombardo. Ho abbastanza esperienza politica per saper discernere i fatti personali dalle scelte politiche e, come spesso ripeto, in politica è già difficile avere sentimenti, figurarsi risentimenti. – ha aggiunto Cuffaro – Ma se il saccente Musotto pensa di poter condizionare la nostra azione politica subordinandola a ricatti di bassa lega, dimostra di non conoscerci o di non aver saputo trarre frutti dalla sua stessa esperienza politica.
Capisco, poi, e non mi stupiscono – ha concluso – le dichiarazioni di Cracolici, preoccupato di salvaguardare la propria leadership parlamentare di socio occulto, ma non sempre, del governo Lombardo. Ma per le nomine dei manager della sanità stia tranquillo: gli assessori di questa giunta che fanno riferimento a lui e a qualche suo amico sapranno ben difendere i loro interessi, continuando il processo di ‘’ comunistizzazione’’ della sanità siciliana”.
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