D'Alia: "La Regione resti neutrale| Gli altri non usino il nostro simbolo" - Live Sicilia

D’Alia: “La Regione resti neutrale| Gli altri non usino il nostro simbolo”

L'Udc si appella a Russo e Lombardo perché i candidati sindaco non usino la macchina regionale in campagna elettorale e diffida Aricò e Caronia dall'usare simboli simili al suo. Costa: "Nessuno può avere patenti di verginità e scaricare la colpa su Cammarata".
PALERMO 2012. COSTA INCONTRA L'UDC
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“Non potevamo esordire meglio che con un terremoto, perché queste elezioni saranno un terremoto per la Sicilia”. Gianpiero D’Alia non ha mai avuto peli sulla lingua e stamane, all’incontro organizzato presso il comitato elettorale di Massimo Costa per l’incontro fra l’ex presidente del Coni e i candidati dell’Udc al consiglio comunale e nelle circoscrizioni, non è stato da meno.

“Lombardo e Massimo Russo – ha tuonato D’Alia – concorderanno con me che la Regione debba essere neutrale in questa campagna elettorale. Sono convinto che Aricò e Ferrandelli non si avvarranno della macchina regionale e non pescheranno nella sanità, evitando di fare un uso spregiudicato delle istituzioni. Attendo la loro risposta”. Un appello a cui fa eco Costa, che aggiunge all’elenco anche la Provincia, guidata da Giovanni Avanti che sostiene la Caronia: “Io mi sono dimesso dal Coni, sarei potuto restare presidente facendo contemporaneamente il sindaco. Mi piacerebbe che gli altri candidati lasciassero le cariche di consigliere comunale, di deputato regionale o nazionale e non usassero l’auto blu”.

Una candidatura, quella di Costa, che secondo il senatore centrista è stata proposta da alcuni partiti che poi si sono sfilati “perché pensavano di poter colonizzare Palermo per sostenere una maggioranza all’Ars che non sta in piedi”. La lista dell’Udc avrà come capolista Antonio Piraino e non, come molti si aspettavano, il capogruppo a Sala delle Lapidi, Salvo Italiano, unico uscente ricandidato. Una scelta che Italiano ha preferito non commentare, trincerandosi dietro un risoluto silenzio. Tredici le donne candidate, mentre nelle circoscrizioni i centristi non faranno accordi e correranno da soli per le presidenze. “Abbiamo chiesto ai nostri candidati – ha proseguito D’Alia – di firmare l’adesione al codice antimafia, il nostro codice etico e il codice di trasparenza del Parlamento europeo. Questo è il nostro modo innovativo di fare politica”.

“Ringrazio l’Udc – ha aggiunto Costa – per il suo coraggio e la sua coerenza, libero da giochi di potere. Siamo stati un terremoto, abbiamo portato tante novità. Gli altri giocano a scaricare tutta la responsabilità su Cammarata, ma uno è stato consigliere comunale ed è sostenuto da un ex assessore al Bilancio, un altro è stato assessore alle Partecipate e l’altra vicesindaco, mentre un altro ancora ha creato l’elefantiaca macchina comunale. Adesso tutti giocano a rifarsi una patente di verginità”.

Il 23 arriverà a Palermo Lorenzo Cesa, per sostenere la candidatura di Costa, ma intanto D’Alia fa chiarezza sui soldi spesi dall’Udc per la campagna elettorale e attacca a testa bassa Aricò e Caronia: “Abbiamo speso 20mila euro per i cartelloni di Casini e altri 10mila per i volantini dei candidati. Daremo un contributo anche a Costa, che quantificheremo prossimamente. Ma vorrei lanciare anche un appello alla Caronia, che ha presentato una lista il cui simbolo è identico al nostro, e ad Aricò che lo usa per la sua pubblicità elettorale: abbiamo già presentato un esposto alla commissione elettorale, ma vorremmo evitare di far finire tutto in rissa. Siamo pronti però a richieste di risarcimento e ad adire alle vie legali, se sarà necessario. Evidentemente si sentono orfani dell’Udc, ma noi non possiamo farci nulla”.


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