Una tragedia immensa. Un epilogo davvero strano .
Decreto “Resto al Sud” | C’è la firma di Di Maio
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Ha migliorato?.......Lasciamo stare!!!!!!!
Come si può ancora presentare un soggetto del genere?.....Voglio vedere se fosse eletto,arrivato al parlamento europeo si permettesse di salire sui banchi e fare il pagliaccio per come ha fatto al comune!!!!!!!
Invece caro sig. Orlando Cascio,il ponte si farà,si faccia una ragione......lei ha finito il suo ciclo (per fortuna di tutti noi),ma lo vedrà a queste elezioni.
Forza cateno de Luca i siciliani veri sono con te. A presto
DOPO AVERE PRESO UNA VALANGA DI VOTI AL SUD CI ASPETTAVAMO DAGLI STELLINI POLITICHE RIVOLUZIONARIE E DI SVILUPPO PER IL MERIDIONE ED INVECE SI STA’ PROVVEDENDO ALLA AUTONOMIA DELLE REGIONI DEL NORD, A SCAPITO DI QUELLE DEL SUD,SI SONO AZZERATI GLI INVESTIMENTI SULLE PERIFERIE E ULTIMA BEFFA SI AZZERANO GLI 80 EURO DI RENZI,CHE NON SARA’ STATO UN TIPO SIMPATICO,MA 80 EURO HANNO FATTO COMODO A TANTI.
Questo Di Maio pensa proprio a tutto e fra poco si occuperà anche degli italiani in crisi esistenziale o con problemi sentimentali. E’ una grande fortuna averlo trovato….
La stampa ha dato un importante rilievo alla firma del solito decreto, a prima vista pensato e dedicato al fantomatico obbiettivo dello sviluppo della imprenditoria giovanile con la “coda” di un voluminoso entusiasmo non del tutto condivisibile.
Il Decreto “resto al sud” ha tutta l’aria di una buona ristrutturazione del secondo piano di un palazzo a cui non si è provveduto, però, a costruire i piani inferiori venendo così a somigliare in tutto alla Santa Casa di Loreto: Sospeso nel vuoto.
Mi spiace non poter condividere il Suo entusiasmo per il lieto evento che si configura a parere (facilmente dimostrabile) dell’ultimo cittadino di quella che qualcuno ancora si illude d chiamarla Nazione, e, di essa, del sud, come la messa a dimora di un buon seme ma…. sull’autostrada,
“Quo usque tandem” (per dirla con l’amico M.T. CICERONE) per quanto tempo ancora vedremo scrivere leggi e decreti non solo con i paraocchi ma addirittura con i parafanghi sugli occhi credendo di conoscere la strada da percorrere e anche con eccessiva sicurezza. E seminare sull’autostrada, lo sanno tutti, non dà alcun frutto.
“Resto al sud” per fare che cosa ?
Non risulta esserci (né mai esserci stata) una attività di avviamento dei giovani all’imprenditorialità o, meno che mai, all’analisi dei territori per orientarsi alle varie possibilità, eventualmente, esistenti in questa terra di morti di fame, reliquia delle famose gesta di Peppino Garibaldi che ebbero il grande merito di creare volutamente la questione meridionale a vantaggio di qualche furbo committente del Nord (leggi Savoia).
Grazie a questa mentalità vediamoci fra vent’anni: saremo ancora qui, in una stazione dove passa un treno al giorno (e anche per sbaglio), in attesa, con la valigia di cartone senza sapere dove andare e senza mai nessuno incaricato di indicarti una strada.
prof. Francesco Lenoci
valle d’itria