Di Maio: "Revoca e multa" | Ma Salvini frena: "Non ora" - Live Sicilia

Di Maio: “Revoca e multa” | Ma Salvini frena: “Non ora”

Il grillino contro Autostrade per l'Italia sulla concessione, il leghista lo stoppa.

Il ponte Morandi
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ROMA – “La nostra intenzione è revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia. La posizione del governo è che chi non vuole revocare le concessioni ad Autostrade deve passare sul mio cadavere. C’è un volontà politica chiara”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dello sviluppo e del lavoro Luigi Di Maio, precisando che con l’atto avviato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti c’è stata “un’accelerazione”.
“Noi non solo utilizzeremo tutta la procedura per revocare le concessioni, ma daremo anche la multa fino a 150 milioni di euro. Se ci faranno ricorso andremo in tribunale, ma andremo fino in fondo”, ha detto Di Maio.

Ma il collega di governo Matteo Salvini frena: “Stiamo lavorando con gli avvocati e di sicuro va rivisto tutto il sistema delle concessioni, c’è chi ha fatto soldi a palate e mentre registra a bilancio miliardi di utile rivede al ribasso le cifre per la sicurezza. Ma non è questo il momento di parlare di rescissioni di convezioni o di contratti, faremo il punto nel governo la settimana prossima, prima vediamo cosa succede”, dice il ministro dell’Interno in un colloquio con il Corriere della Sera. Ci sono di mezzo, spiega, “almeno alcune decine di milioni di euro che mi auguro nelle prossime ore vengano messe a disposizione dalla società per le vittime, per la ricostruzione, per la messa in sicurezza. Questo è il punto di partenza”. E prima di parlare di una eventuale rescissione, “facciamo una verifica su quanti miliardi sono disposti a investire non nei prossimi anni, come da programmi che a questo punto appaiono chiaramente obsoleti, ma nei prossimi mesi”. “Non mi interessa a questo punto dire da chi sono state prese” le decisioni, “se da Renzi o da Prodi, non è questo il problema al momento, bisogna occuparsi della messa in sicurezza delle infrastrutture del Paese”: c’è da capire se “le società concessionarie sono disposte a cambiare paradigma” su richiesta del governo, e “a investire immediatamente, con anni di anticipo sui piani programmati”. “Mi attendo – conclude – che nelle prossime ore, ci sia un massiccio impegno finanziario sulla città di Genova e che nei prossimi giorni si accetti di ridiscutere di tutti gli investimenti programmati”.

 


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