Europee, gli eletti in Sicilia e chi spera nelle rinunce

Europee, ecco gli otto eletti in Sicilia ma c’è ancora un “rebus”

Ancora da ufficializzare alcune rinunce al seggio

PALERMO – L’ufficialità arriverà solo nelle prossime ore ma i giochi per assegnare gli otto seggi del Parlamento europeo nella circoscrizione insulare sembrano già fatti. Ad accaparrarsi tutti gli scranni sarà la Sicilia, con la Sardegna che ancora una volta rimarrà a bocca asciutta.

I seggi

Partiamo dalla divisione dei seggi per lista, calcolata sulla base dei quozienti interi e dei maggiori resti previsti dalla legge elettorale. Riescono nell’impresa di conquistare due caselle sia Fratelli d’Italia che Forza Italia, mentre una postazione a testa va a Pd, M5s, Lega e Avs.

C’è da dire, però, che alcune rinunce vengono date praticamente per scontate, ossia quelle della premier Giorgia Meloni e della segretaria del Pd Elly Schlein mentre altre sono ancora in bilico.

Bisognerà capire, infatti, se Ilaria Salis, prima nella lista Verdi e Sinistra, opterà per una circoscrizione del Nord Italia e se il secondo in lista, Mimmo Lucano, preferirà il seggio del Sud.

Fdi, cambiano gli equilibri

In Fdi è sicuro di farcela l’uscente Giuseppe Milazzo che, con 65 mila preferenze, arriva secondo dietro il presidente del Consiglio; lo segue l’ex assessore regionale Ruggero Razza (quasi 62 mila preferenze) che subentrerebbe alla Meloni proprio grazie al tandem con Milazzo, utile a superare Massimiliano Giammusso, vicino a Salvo Pogliese.

Un risultato destinato a mutare profondamente gli equilibri del partito in Sicilia, a favore di Palermo (dove non c’è più Marco Intravaia) e dei musumeciani.

In Forza Italia rebus Tamajo

Per Forza Italia esultano i due assessori regionali Edy Tamajo (121 mila voti) e Marco Falcone (oltre 100 mila), anche se non è chiaro se il primo si trasferirà in Europa o rimarrà in Sicilia.

In quest’ultimo caso a staccare il biglietto sarebbe l’uscente ex dem Caterina Chinnici. Numeri che premiano Tamajo, considerato vicino a Schifani, ma anche l’area che nell’Isola fa riferimento ad Antonio Tajani e che ha spinto su Falcone e gradirebbe la conferma della Chinnici.

Pd e M5s, chi vince

Nel Partito Democratico, dietro Schlein (85 mila voti), può festeggiare Giuseppe Lupo che sfiora i 50 mila mentre resterebbe fuori, a causa del mancato secondo seggio, l’uscente Pietro Bartolo (quasi 45 mila preferenze).

A prenotare un posto all’Europarlamento anche Giuseppe Antoci che, con quasi 65 mila voti, è al primo posto nella lista del M5s.

La rivincita di Stancanelli

Una delle sorprese di questa tornata è la Lega che, nonostante le vicissitudini di questi ultimi mesi, conquista un insperato 7% che vale uno scranno a Bruxelles.

Ad aggiudicarselo sarà l’ex meloniano Raffaele Stancanelli con 44 mila voti, che ne approfitta per prendersi una rivincita sugli ex compagni di partito.

Orlando spera nel partito

Infine Avs, dove la partita è apertissima. La più votata è Ilaria Salis con 51 mila voti che, però, potrebbe scegliere una circoscrizione del Nord; a quel punto toccherebbe a Mimmo Lucano (26 mila voti) che però può optare anche per il Sud.

A beneficiarne sarebbe l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, quasi 19 mila preferenze, la cui elezione a questo punto dipende solo dalla volontà del partito di farlo approdare nel Parlamento Ue.


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