Fazio rimane agli arresti domiciliari | C'è il decreto di sospensione dall'Ars - Live Sicilia

Fazio rimane agli arresti domiciliari | C’è il decreto di sospensione dall’Ars

Il provvedimento firmato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri verrà inviato a Sala d'Ercole.

L'inchiesta di Trapani
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PALERMO – La Presidenza del Consiglio dei ministri ha messo nero su bianco la sospensione di Mimmo Fazio dalla carica di deputato regionale. Il decreto, firmato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, arriva a seguito della conferma degli arresti domiciliari da parte del gip di Trapani Caterina Brignone e ha effetto retroattivo a partire dall’11 maggio, giorno in cui è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del deputato. Fazio è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sui trasporti marittimi avviata dalla Procura di Palermo e poi spezzettata in diversi tronconi. A questo punto la parola passa a Palazzo dei Normanni: quando gli uffici dell’Ars riceveranno il provvedimento di Palazzo Chigi toccherà alla Commissione verifica poteri e, in seguito, sarà Sala d’Ercole a prendere atto della sospensione di Fazio. Il deputato, iscritto al gruppo Misto, era stato eletto nel 2012 nelle file del Pdl. Al suo posto, per ironia della sorte, l’Ars chiamerà il primo dei non eletti in quella lista nel collegio di Trapani: Stefano Pellegrino, avvocato di Antonio D’Alì, il senatore di Forza Italia e avversario dello stesso Fazio nella corsa a sindaco di Trapani. 

Nelle ultime ore gli incontri nel quartier generale di Fazio, a Trapani, si susseguono ripetutamente. In una nota i candidati delle liste a sostegno dell’ex sindaco hanno confermato la loro fiducia nei confronti di Fazio.  ”I tempi si allungano ancora – recuitava una nota diffusa mercoledì sera – ma la convinzione che Fazio chiarirà la sua posizione e l’impegno dei candidati non vengono meno. L’inaspettata decisione dei giudici, nel merito della quale non entriamo per quel rispetto istituzionale che proprio Fazio ci chiederebbe per primo, rafforza in tutti noi il convincimento che è necessario un supplemento di vigore politico per far comprendere la solidità del programma amministrativo che candidati delle liste e candidato sindaco avevano immaginato insieme per rilanciare la città”.


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