Festini a luci rosse | Gli atti a Milano - Live Sicilia

Festini a luci rosse | Gli atti a Milano

Vertice in procura a Palermo
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“Stiamo mandando tutti gli atti istruttori relativi ai presunti festini a base di sesso e droga di cui parla oggi la stampa alla procura di Milano che, secondo quanto ci pare di capire da una prima analisi dei fatti, è competente a indagare sul caso”. Così Francesco Messineo – al termine di un vertice in procura con l’aggiunto Teresa Principato e i pm Marcello Viola e Geri Ferrara – ha concluso la vicenda a luci rosse che coinvolgerebbe persone dell’entourage di Silvio Berlusconi, denunciata dalla “pentita” Perla Genovese, coinvolta in un’inchiesta antidroga della procura di Palermo. “Sembra che i fatti che costituiscono reato – ha aggiunto Messineo – cioè quelli relativi al reclutamento di escort che avrebbero partecipato ai party a luci rosse siano avvenuti a Milano: da qui la competenza dei colleghi”.

Le rivelazioni di Perla Genovesi, che riferisce il racconto di un’amica cubista, nota come “Nadia”, sui festini hard, sarebbero state confermate dalla stessa escort, che ha 28 anni, interrogata nei giorni scorsi dai magistrati. La donna, ora ai domiciliari, ed ex assistente parlamentare di un senatore del Pdl, ha raccontato di aver presentato una escort, sua amica, a Renato Brunetta quando questi non era ministro e di aver saputo dalla ragazza, che tramite il politico aveva conosciuto altri personaggi importanti ed era stata invitata a feste a base di sesso e coca a cui avrebbero partecipato uomini del premier.

Lo stesso procuratore Messineo ha confermato che la escort Nadia è stata sentita dai magistrati nei giorni scorsi ed ha ribadito quanto detto alla Genovesi. “Parlando in termini assolutamente generali – ha concluso – bisogna distinguere l’aspetto relativo alla cessione di droga legata all’uso personale, che potrebbe non costituire reato, da quello che attiene al reclutamento di prostitute. In questo caso saremmo di fronte al reato di favoreggiamento della prostituzione”.


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