Finanziaria, la musica non cambia | Così il jazz rischia il fallimento - Live Sicilia

Finanziaria, la musica non cambia | Così il jazz rischia il fallimento

Commenti

    PRIMA O POI I NODI VENGONO AL PETTINE. SINORA LA CULTURA E LA MUSICA HANNO AVUTO IL SOSTEGNO DELLA POLITICA DELLA SINISTRA CHE HA PREFERITO DIFENDERE LORO, COME LE ULTIME DICHIARAZIONE DELL’ON. SAMMARTINO CHE I POVERI E I BISOGNOSI. MA QUANDO IN ITALIA CI SONO 10 MILIONI DI POVERI CAPITE BENE CHE LE PRIORITÀ SONO ALTRE.
    MA POI QUESTE ASSOCUAZIONI CULTURALI PERCHÉ NON PROVARE A FARE UN INVERSIONE AD U E PROVINO A CAMMINARE DA SOLI SENZA IL SOSTEGNO PUBBLICO.
    QUANTO MENO IL TENTATIVO VA FATTO..I SOLDI SONO FINITI….

    So che serve a poco, ma desidero comunicare il mio sentimento di solidarietà al Brass Group e a Ignazio Garsia.
    C’è una considerazione che vorrei “chi di dovere” vorrei che tenesse in conto: al di là del grave tema occupazionale, c’è quello di “senso”. Chiarisco: il Jazz è la forma musicale che più di ogni altra esprime l’antropologia dei siciliani. E va protetto come “specie umana” che parla attraverso gli strumenti.
    Noi siciliani, infatti, non siamo un popolo, ma siamo la somma di uno più uno più uno più uno e così via, sino al totale. Somma di individui. Così è il Jazz. E non è un caso che siano stati e siano siciliani molti dei suoi grandi Maestri. Il Jazz, insomma, è la nostra anima in musica.
    “Chi di dovere” lo tenga presente.

    Un quadro pietoso che fa molto male, ma che i siciliani con spirito medioevale hanno sancito. Resisti grande Maestro.

    Ma no tutti sti piccioli. Che camminano da soli se sono bravi.

    Questo perchè la gente come Lei ragiona solo in un senso: la cultura e la musica servono solo a rimpinguare le tasche di artisti e operatori culturali! Sbagliato: attorno ad eventi culturali e musicali di alto livello va alimentato tutto l’indotto turistico che questi eventi possono produrre. In tutta Europa funziona cosi, tranne in Italia. E dire che solo col patrimonio lirico che abbiamo potremmo vivere di ricchezza. La prego di informarsi, ad esempio, sul Festival wagneriano di Bayreuth: teatri, alberghi, ristoranti… tutto sold out addirittura dall’anno precedente. L’economia di quella città si basa quasi esclusivamente su quel festival. Mi dica Lei se i contributi pubblici per quell’orchestra sono sprecati! Questo manca quì: finanziare sì, ma costruire tutto il resto attorno agli eventi prodotti… mi creda in quel caso gli artisti sarebbero quelli a guadagnarci di meno!!!!

    Capisco perfettamente il rammarico del maestro Garcia di non potere “sottrarre” soldi dal bilancio della Regione, ma mi chiedo perchè dare contributi per la musica e NON per ridurre il prezzo del pane o della pasta ????
    Il maestro Garcia, giustamente e correttamente, fà pagare i suoi spettacoli, non sono gratuiti, pertanto perchè vuole i soldi dalla Regione ????
    Il Maestro si deve considerare come un qualunque imprenditore che gestisce un’azienda, se ne ha le capacità và avanti altrimenti come tanti altri imprenditori colpiti dalla crisi si riorganizza.
    Questo vale per tutto il mondo dello spettacolo….. !!!!

    Qui la gente muore di fame, la cuccagna è finita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI