Sicilia, maxi emendamento Finanziaria ma emergenza borse studio

Manovra, verso il maxi emendamento. Scatta l’emergenza borse di studio

Boom di richieste degli universitari, si cerca una soluzione per gli Ersu

PALERMO – Seduta rinviata di oltre due ore e incontri in corso per la gestazione delle misure aggiuntive alla Finanziaria che troveranno posto nel maxi emendamento finale. L’Assemblea regionale siciliana riprende così la marcia per l’approvazione della manovra 2024-2026. L’assessore all’Economia, Marco Falcone, arriva di buon mattino a Palazzo dei Normanni e confida le sue impressioni rispetto al maxi emendamento: “Sarà un testo corposo, ma prima bisogna mettere in sicurezza l’impianto principale della legge di stabilità”.

I fondi per il diritto allo studio

Il maxi emendamento accoglierà le proposte delle opposizioni, per le quali nei piani del governo ci sarà uno spazio finanziario pari a otto milioni di euro, e nuovi input dell’Esecutivo rispetto al testo già esaminato finora. “Prevediamo interventi per sanità, lotta al racket e al crack – ancora Falcone -, ma anche risorse in favore delle donne rimaste vittime di violenze domestiche”. In calendario anche “interventi per il diritto allo studio”. E non è un caso che in mattinata a Palazzo dei Normanni si sia tenuta una riunione per trovare una soluzione alle sofferenze degli Ersu, gli enti per il diritto allo studio universitario alle prese con i tagli ai fondi nazionali che non consentono loro di coprire per intero le richieste di borse di studio. La vicenda è stata al centro di una protesta davanti a Palazzo Reale.

Borse di studio, mancano 42 milioni di euro

All’incontro con i rappresentanti degli Ersu ci sono il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, Falcone e l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano, oltre che diversi deputati di maggioranza e opposizione. All’appello mancano 42 milioni di euro per esaudire le domande dei 18mila studenti risultati idonei: 18 milioni servirebbero a a Palermo, 15 a Catania e nove a Messina. Una situazione determinata dall’aumento di richieste: soltanto nel capoluogo si è passati da 11.400 a 14.440 richieste. La riunione in Torre Pisana avrebbe trovato una soluzione nei fondi Fse già a disposizione per il diritto allo studio: a disposizione cinquanta milioni di euro ma il governo deve stabilire quante risorse impegnare per i prossimi due anni evitando scoperture per il futuro. L’incontro, inoltre, ha affrontato anche il tema degli alloggi per gli studenti universitari. Allo studio, in questo caso, interventi per ammodernare gli studentati e per acquisire nuovi immobili.

La tabella di marcia della Finanziaria

Il movimento cinque stelle, intanto, chiede al governo una riunione sul maxi emendamento che anticipi l’aula. Falcone in mattinata tira dritto (“Prima approviamo il testo base della manovra, poi ragioneremo sugli interventi aggiuntivi da fare), poi decide di incontrare Pd, M5s e Sud chiama nord insieme con Galvagno. La tabella di marcia concordata prima di Natale prevede che Sala d’Ercole torni a riunirsi il 28 e il 29 dicembre, prima del rush finale l’8 e il 9 gennaio.


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