Frizioni e malumori: gli alleati di Musumeci scalpitano

Frizioni e malumori: gli alleati di Musumeci scalpitano

Commenti

    Ormai è un’anatra azzoppata. Si parla solo del dopo Musumeci. Cavolo, ma non c’è un familiare, un amico vero o una persona che gli vuole bene che lo convinca a farsi da parte? Se continua così rischia di diventare una barzelletta.

    Alle prossime elezioni vogliamo un presidente di origini palermitane

    D’accordissimo

    La Lega considerando è favorevole alle riaperture puo’ andare bene alla Salute come assessorato.

    Tre anni e mezzo di estremismi, violenti attacchi e delegittimazioni di lavoratori e magistrature varie, una restaurazione e un clientelismo sfrenato, nessuna attenzione alla legalità ma solo alla fedeltà, alla lunga non potevano che portare a questi disastrosi risultati. Il centro che appoggia un estremista di destra sarebbe un suicidio politico.

    Sul Presidente, i nemici all’attacco, gli amici lo infalzano…. Memoria corta i siciliani… Ma al pc tutto è molto semplice, la vita reale è altro.

    Pullara parla? Nonostante il fuoco intorno? Io mi ritirerei in dignitoso silenzio

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Se non è zuppa è pan bagnato. In effetti quando ci classificano come ignoranti e incapaci di dare una svolta a questo modo di fare, non hanno tanto torto, anzi non ne hanno alcuno. La politica isolana è fatta di sudditanza, compromessi e influenze varie che si concretizzano poi in interessi personali o di partito con coalizioni che devono autorigenerarsi. In questo contesto le ingerenze esterne di ambienti affaristici trovano terreno fertile. Nel frattempo continuiamo a godere di assenze infrastrutturali, mafia asfissiante e servizi da terzo mondo. Un treno riporterà nei prossimi giorni trolley griffati e affetti a tempo determinato.

E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?

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