Mio nonno che era un saggio quando proprio. non sopportava piu' gli ipocriti diceva: 1) Puru u sali faci i vermi, oppure 2) U boi ci dici curnutu o scieccu.
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Della serie....ci hanno messo una pezza!
vergognoso , ma cosa ci stanno afare dentro il canile se poi non intervengono??! solo x lo stipendio .!??
Siamo il paese delle complicazioni affari semplici ed in questo la Sicilia è la capofila.
FORSE FINALMENTE L'ANNO CAPITO CHE IN CERTE ARTERIE SI LAVORA DI NOTTE.
Sanità siciliana allo sfacelo…
questo dimostra quanto i nostri politici si interessano dei problemi sociali . dire vergogna e’ come fargli un complimento.
Alla fine pagherà il medico e loro continueranno a foraggiare la sanità privata a scapito della salute dei cittadini.
Tanto tempo addietro in una gita di boyscout, un ragazzino cadde malamente e si fratturò l’avanbraccio, zona isolata, Gibilrossa, niente telefonini e niente strade nelle vicinanze. Il ragazzo fu steccato sul posto con due riviste dell’epoca credo fossero Oggi e il Tempo, tenute ferme con i cordini che ognuno si portava appresso. A braccia fu portato giù in strada, dove un auto si fermò e portò l’infortunato al pronto soccorso più vicino. A distanza di anni ci si accorge che la situazione non è che sia cambiata. Si è usato il cartone perchè chi doveva provvedere a rifornire l’Ospedale possibilmente aveva faccende private a cui pensare. Ora si procederà allo scaricabarile, ed in questo siamo maestri. La dottoressa invece di essere encomiata farà da capro espiatorio e utto ritornerà come prima. Cioè il Nulla !!
A Catania è la prassi , ti mettono il cartone e poi dopo qualche giorno ti ingessano o ti applicano un tutore. Io ammiro i medici che trovano espedienti per curare i pazienti. Non trovo nulla di scandaloso nel cartone provvisorio. Ma dove vivete? Con i soldi che passa la regione siciliana alla sanità , è un miracolo che ci siano i pronti soccorso aperti. Non do’ la colpa alla regione , ma allo stato centrale che ha contribuito che ci siano , pazienti (cittadini) di serie A e di serie B. E purtroppo noi non rientriamo in nessuna delle due categorie. Ma in caso di guerra i nostri medici sono molto avanti nella medicina di emergenza.