Cusumano: "Gesip, pochi soldi |fuori chi ha il doppio lavoro" - Live Sicilia

Cusumano: “Gesip, pochi soldi |fuori chi ha il doppio lavoro”

Il capogruppo Udc Giulio Cusumano

"Il Comune non ha i soldi per riassumere tutti i dipendenti Gesip, per questo va licenziato chi ha il doppio lavoro". Questa la proposta del capogruppo dell'Udc a Sala delle Lapidi Giulio Cusumano. "Proposta impopolare? Lo so, ma la campagna elettorale è finita".

GIULIO CUSUMANO (UDC)
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PALERMO – “Non abbiamo i soldi per riassumere tutti i dipendenti Gesip nella consortile, per questo dobbiamo mandare via tutti quelli che hanno un doppio lavoro”. La proposta è del capogruppo dell’Udc a Sala delle Lapidi Giulio Cusumano, che proprio nel giorno della conferenza dei capigruppo convocata sulla Gesip anticipa a Livesicilia la posizione del partito centrista: “Sarebbe un atto di giustizia sociale verso chi paga le tasse e chi è disoccupato”.

Consigliere, la sua proposta non farà felici alcuni lavoratori Gesip…
“Lo so, ma la campagna elettorale è finita e bisogna avere il coraggio delle proprie proposte e delle proprie idee”.

La convince la soluzione della società consortile?
“Sì, anche perché è l’unica realmente praticabile. Le altre soluzioni prospettate, in realtà, non sono giuridicamente praticabili, come i contratti di solidarietà. Ma il Comune non ha i soldi per riassumere tutti i dipendenti della Gesip”.

E quindi?
“Quindi l’Udc propone l’istituzione di una commissione consiliare che faccia delle verifiche e individui chi, tra i dipendenti Gesip, ha un doppio lavoro o i nuclei familiari che hanno più componenti che lavorano nell’azienda”.

E una volta individuati?
“Non vanno riassunti nella consortile, così si riduce il numero dei soggetti da assumere. Oltre a questo, ovviamente, dovremmo prevedere un assegno pagato dal Comune che accompagni alla pensione chi ha i requisiti necessari”.

La sua è una proposta forte…
“Lo so, ma bisogna avere il coraggio di fare questa scelta a garanzia di chi, in Gesip, è monoreddito. Lo spirito delle cooperative sociali, da cui è nata anche Gesip, era tutt’altro e non ce la possiamo più permettere. E non solo per una questione economica: non va tradito lo spirito delle vecchie cooperative sociali. Non dobbiamo dimenticare che a Palermo ci sono tantissimi disoccupati e che gli stipendi della Gesip sono garantiti da chi lavora e paga le tasse: come possiamo chiedere loro un sacrificio, come quello del finanziamento della consortile, senza applicare un elementare principio di giustizia? Il doppio lavoro non è accettabile”.

Quanti sarebbero i lavoratori in questione?
“Dalle voci che circolano sono in tanti, ecco perché è giusto istituire una commissione consiliare che vada ad effettuare i controlli da qui a quando si costituirà la consortile. La città che lavora e paga le tasse non potrebbe accettare un’ingiustizia, così come i disoccupati”.

Orlando e Crocetta, però, non hanno mai parlato di licenziamenti…
“Loro in questo momento parlano di cassa integrazione, ma io guardo avanti, al dopo. Per il momento, nessuno parla di ritorno al lavoro per i 1800 dipendenti Gesip, che vanno ridotti assolutamente”.

Una filosofia da applicare anche alle altre partecipate?
“Si potrebbe cominciare a pensare a un controllo su tutti gli altri dipendenti delle altre partecipate, sempre con lo stesso obiettivo: evitare la macelleria sociale”.

 


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