Ucraina, i russi vicini a una seconda centrale nucleare - Live Sicilia

Ucraina, Poroshenko: “Putin criminale di guerra, minaccia nucleare reale”

I russi non rispettano la tregua, evacuazione dei civili sospesa
IL CONFLITTO
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Appena partita, la prima tregua delle forze militari russe in Ucraina si è subito arenata. Era stata annunciata oggi stesso per aprire corridoi umanitari per evacuare civili da due località -Mariupol e Volnovakha- circondate e bombardate da giorni, ma a Mariupol è già stata rinviata a causa di multiple violazioni da parte delle forze russe, che continuano a bombardare la città e i dintorni. Nessuna novità da Volnovakha, dove un deputato locale denuncia che il 90% della città è stato danneggiato dalle bombe, “i cadaveri giacciono non raccolti e le persone che si nascondono nei rifugi stanno finendo il cibo”. Nella notte il sindaco di Mariupol ha definito i bombardamenti “attacchi spietati”. Nel frattempo le truppe russe si avvicinano ad una seconda centrale nucleare.

Nuovo round di negoziati

“La posizione della Russia è dura. La posizione dell’Ucraina è dura, quindi non saranno facili ma ci saranno”, afferma Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi ai negoziati, citato dalla Tass, precisando che le trattative procederanno in un’atmosfera costruttiva. Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dice a Sky News Arabia, che l’operazione russa non punta a dividere l’Ucraina ma a trasformarla in un’area “smilitarizzata e libera dall’ideologia neonazista”.

LA DIRETTA

20.14 – Un terzo round di negoziati russo-ucraini potrebbe tenersi il 7 marzo. Ne dà notizia la Ukrayinskaya Pravda riferendosi a una fonte nell’entourage del presidente ucraino Vladimir Zelensky, secondo quanto si legge sul sito della Tass. 

19.48 – E’ terminato al Cremlino il colloquio tra il presidente Vladimir Putin e il premier israeliano Naftali Bennett, volato a sorpresa in giornata a Mosca. L’incontro e’ durato circa 3 ore: sul tavolo, secondo fonti politiche riferite dai media, il conflitto in Ucraina, la situazione delle Comunita’ ebraiche a seguito del conflitto stesso e anche il possibile accordo a Vienna sul nucleare dell’Iran a cui – come e’ noto – Israele si oppone. Della visita in Russia – Bennett e’ il primo leader occidentale ad andare a Mosca dopo lo scoppio della guerra – Israele, secondo le fonti, ha avvisato in precedenza gli Usa, la Germania, la Francia ed e’ stato “in costante contatto” con l’Ucraina. Israele in questi giorni ha avuto una posizione ritenuta mediana: pur condannando, come ha fatto il ministro degli esteri Yair Lapid, l’invasione dell’Ucraina e votando contro all’Onu, Bennett ha sempre mantenuto il filo con Mosca con cui, tra l’altro, ha un coordinamento di sicurezza sulla Siria. 

19.29 – Ho avuto una conversazione telefonica con il primo ministro della Bulgaria, Kiril Petkov. All’ordine del giorno dei colloqui il corso per contrastare l’aggressione russa, la pressione delle sanzioni sulla Russia, l’aiuto dei partner alla Ucraina. Apprezziamo il sostegno della Bulgaria per l’adesione dell’Ucraina all’UE”. Così su twitter il presidente ucraino Volodomyr Zelensky

19.06 – “Putin è un criminale di guerra e deve essere portato al più presto davanti a un Tribunale ed essere processato per crimini di guerra, la tregua non viene rispettata dai militari russi. Questa non è solo una guerra contro l’Ucraina ma contro l’Occidente. Dobbiamo essere uniti, stiamo combattendo per l’intero mondo occidentale, per la sicurezza globale. Putin non vuole distruggere solo noi, ma il mondo occidentale, dobbiamo essere uniti. Putin odia il mondo occidentale e i valori europei, vive nel suo mondo dove non c’è spazio per l’Ucraina ma nemmeno per l’Europa. Pensa che l’Europa sia debole, che gli europei siano deboli, pensa che i valori europei non abbiano motivo di esistere. Si parla di una patologia mentale, è una persona inadeguata per il suo ruolo, quello che fa è un suicidio per la Russia. Le idee di Putin sono pazze e il suo linguaggio inaccettabile”, così Petro Poroshenko, ex presidente dell’Ucraina, in diretta da Kiev a SkyTg24.

18.02 – Le forze russe hanno sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a circa 60 km da Kiev. Lo riferisce il governatore della regione Oleksiy Kuleba, citato dal Guardian. “Sono persone con esigenze speciali, necessitano di aiuto costante, molti di loro sono stati costretti a letto per anni. Stanno finendo l’acqua e le medicine”, aggiunge. Secondo fonti locali, gli assalitori sarebbero forze cecene arrivate e i contatti con l’istituto sono interrotti.

17.45 – ‘Salvate i nostri bambini, attivate i corridoi umanitari’ VIDEO

17.30 – Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Mykolayv, citta’ portuale del sud, dove ieri erano entrati i russi. Lo ha reso noto il Kyiv Independent, aggiungendo che i militari ucraini hanno sequestrato l’equipaggiamento russo. Il governatore dell’oblast di Mykolayv, Vitaly Kim, ha parlato di vittime civili, senza specificarne il numero.

16.50 – “La stampa libera non si lascera’ intimidire o condizionare da barbari quanto indiscriminati atti di violenza”. Lo ha scritto su Twitter il premier britannico Boris Johnson esaltando “il coraggio” dei componenti della troupe di Sky News Uk presa di mira a Kiev in un agguato che – secondo la ricostruzione fatta dagli stessi protagonisti a margine della diffusione oggi di un video terrificante sull’accaduto – le forze ucraine hanno attribuito a una “unita’ di sabotatori” russi penetrati in un sobborgo di Kiev. “Il coraggio di questi giornalisti, espostisi a situazioni terribili e pericolose” pur di testimoniare la guerra, “e’ strabiliante da guardare”, ha scritto Johnson. “Essi hanno messo a rischio la vita per dire la verita’”, ha aggiunto. Frattanto nel Regno Unito la vicenda viene messa in relazione anche alla stretta imposta per legge in Russia da ieri “contro il giornalismo indipendente”: stretta che ha gia’ indotto la Bbc – come le americane Cnn, Abc e altre o la Rai – a “sospendere” la loro attivita’ di copertura delle notizie dall’interno del territorio russo. Non preoccupano invece per fortuna le condizioni dell’inviato Stuart Ramsay, chief correspondent di Sky News in Ucraina, colpito di striscio al sedere nell’agguato, ne’ quelle del suo cameraman Richie Mockler: centrato a sua volta da due spari e salvato solo dal giubbotto antiproiettile, ma comunque capace di tenere accesa la telecamera per tutto il tempo dell’attacco e della fuga della troupe, composta pure dai producer inviati da Londra Dominique van Heerden e Martin Vowles e dal fixer locale Andrii Lytvynenko.

16.39 – “Mi e’ stato detto che ieri la Shell ha condotto con discrezione l’acquisto di un carico di petrolio russo. Una domanda a @Shell: non sentite l’odore del sangue ucraino nel petrolio russo? Invito tutte le persone coscienziose in tutto il mondo a chiedere alle multinazionali di tagliare tutti i rapporti commerciali con la Russia”. E’ il tweet del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a commento della notizia acquisto di petrolio russo a prezzi molto inferiori alle quotazioni di mercato da parte della multinazionale britannica Shell.

16.26 – La Rai ritira i suoi cronisti dalla Russia “In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa. La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”. Con queste parole Viale Mazzini comunica in una nota la sospensione dei servizi giornalistici dalla Russia, sottolineando che “la misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese”.

15.30 – Le sanzioni che vengono imposte alla Russia sono come una dichiarazione di guerra: lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin. “Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà – ha detto Putin, citato dall’agenzia Interfax – è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia.E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra”

14.35 – “Sembra che l’Ucraina inventi sempre dei motivi per aggiornare i termini” in base ai quali tenere i negoziati con la Russia. Lo sottolinea in una conferenza stampa il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov. “La delegazione russa era pronta già da venerdì sera per un nuovo round di colloqui con l’Ucraina”, ha affermato Lavrov, rimarcando poi che “nell’ottica di consultazioni russe-ucraine gli interventi di Zelensky non infondono ottimismo”. Quindi il capo della diplomazia russa ha insistito: “aspettiamo informazioni dall’Ucraina sulla data per il terzo round di negoziati”.

14.30 – “Per ogni giorno di bombardamento aumentano le storie drammatiche. Famiglie separate, case distrutte, vite spezzate. La terribile realtà di una guerra che il governo russo cerca di censurare agli occhi dei suoi cittadini, ma questi racconti tragici sono veri. Il temporaneo cessate il fuoco su Mariupol e Volnovakha, annunciato questa mattina e richiesto da giorni da tutta la comunità internazionale, è un primo passo per mettere in sicurezza i civili e prestare assistenza tramite i corridoi umanitari. Ma deve essere rispettato”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su facebook

14.12 – I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l’accusa di tradimento. Secondo fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda, l’uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. La stessa fonte rivela che c’erano “forti prove” che stava divulgando informazioni alla Russia.

13.10 – “Difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato”. Lo ha detto il segretario di stato Usa Blinken parlando in Polonia

13.00 – “Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato”. Lo dice il ministro degli esteri russo Lavrov. “Ha una frenesia militarista”.

12.30 – Abbattuto aereo russo, ecco come si sono salvati i militari VIDEO

12.15 – L’evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali. L’evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina “è stata rinviata per motivi di sicurezza” perchè le forze russe “continuano a bombardare Mariupol e dintorni” scrive su Telegram la municipalità.

12.00 – Avvistato un aereo americano sui cieli siciliani: ecco di cosa si tratta

11.45 – Le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. Lo riferisce il Guardian citando media internazionali. “Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l’intero percorso di evacuazione” fa sapere in un comunicato, ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv , Zaporizhzhia.

11.30 – Gli ultimi raid russi hanno lasciato nella sola città di Kharkiv oltre 2.000 morti tra cui 100 bambini mentre un enorme flusso di profughi spinge verso le frontiere. Quasi 10 mila sono già arrivati in Italia, dove la situazione, secondo la protezione civile, è comunque sotto controllo. Usa e Albania hanno chiesto
di riunire lunedì un nuovo Consiglio di Sicurezza all’Onu per assicurare i corridoi umanitari.

11.10 – Sono oltre 200mila le persone che saranno evacuate dalla città ucraina di Mariupol e più di 15mila da Volnovakha lungo i corridoi umanitari, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk, scrive la Tass che cita il canale Tv Ukraine 24.

11.00 – Italia, guerra e arruolamento obbligatorio: cosa dice la legge

10.30 – Il personale della centrale nucleare di Chernobyl è rimasto intrappolato 10 giorni dopo la sua cattura da parte delle forze russe. “Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente”, ha dichiarato Yury Fomichev, sindaco di Slavutych, una città nel nord dell’Ucraina costruita per il personale evacuato dalla centrale nucleare di Chernobyl dopo il disastro del 1986. Lo riporta il Kyiv Independent

10.15 – La Scala dei Turchi si illumina per l’Ucraina

10.00 – Da tutto il mondo arriva la solidarietà al popolo ucraino, anche da Palermo. Nel capoluogo si è tenuta una fiaccolata che ha coinvolto tantissime persone (CLICCA QUI PER IL VIDEO).

9.45 – Dalla Nato arriva l’allarme verso altre nazioni che potrebbero essere invase dalla Russia.

9.30 – La città ucraina di Mariupol comincerà alle 9 GMT, le 10 in Italia, l’evacuazione dei civili. Lo rende noto il sindaco dopo l’annuncio da parte russa della tregua nella città portuale per consentire corridoi umanitari. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l’evacuazione è prevista fino alle 14 GMT, le 15 in Italia, riferisce Sky News.

9.20 – Molti cittadini si sono diretti nel centro commerciale di Mariupol, che è incustodito, e portato via tutto quello che era possibile.

9.15 – “Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto”: il presidente Zelensky, in un video postato su Instagram, smentisce per l’ennesima volta
le voci di una sua fuga in Polonia, diffuse stavolta dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin. Negli Usa, tuttavia, si prepara il da farsi in caso di una caduta di Kiev. Oggi il presidente ucraino dialogherà a distanza con i senatori americani di entrambi gli schieramenti.

9.05 – La Russia afferma di aver distrutto oltre 2.000 installazioni militari ucraine dall’inizio di quella che Mosca definisce “l’operazione speciale”: lo scrive l’agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo. 

9.00 – Gli Stati Uniti hanno iniziato ad armare l’Ucraina già agli inizi di dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in aree urbane. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti riservati contenenti l’elenco delle consegne effettuate. Nell’ultima settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i missili Stinger.


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