Heather Parisi rompe il silenzio sulla morte di Pippo Baudo. Negli anni Ottanta, il conduttore siciliano – scomparso sabato 16 agosto all’età di 89 anni – trasformò la ballerina americana in un’icona dello spettacolo televisivo con coreografie e sigle che sarebbero diventate veri e propri tormentoni.
Approdata in Italia alla fine degli anni ’70, Heather Parisi trovò proprio in Pippo Baudo uno dei suoi primi e più convinti sostenitori. Il presentatore, fiuto indiscusso per i talenti, intuì subito il potenziale della giovane artista e la volle accanto a sé in diverse edizioni di varietà di grande successo.
Da “Fantastico” ad altri show del sabato sera, la ballerina e showgirl portò sul piccolo schermo la sua energia, il suo carisma e la sua modernità, contribuendo a rinnovare il linguaggio dell’intrattenimento televisivo.
Pippo Baudo, dal canto suo, le offrì lo spazio e la visibilità necessari per imporsi come icona pop degli anni ’80, dando vita a una collaborazione destinata a restare nella memoria collettiva.
Pippo Baudo e le confidenze a Heather Parisi
A 24 ore dall’ultimo saluto al re dei presentatori, Heather Parisi tira fuori dal cassetto un’intervista rimasta finora inedita, realizzata nel 2008 e disponibile adesso su Youtube.
La ballerina statunitense incontrò il celebre conduttore in un contesto intimo e informale, raccogliendo da lui riflessioni profonde sul presente e sul futuro, oltre che sulla morte. “Un Pippo Baudo a 360 gradi mai visto”, preannuncia.
Pippo Baudo, all’epoca, le chiese di conservare quell’incontro “per un giorno lontano lontano” come fosse un “regalo”. E oggi, a distanza di quasi 20 anni, “quel giorno è arrivato”.
“Mentre il mondo ti saluta, io sento solo un arrivederci”
“17 anni fa, nella quiete di casa, mi hai regalato una intervista che custodisco nel cuore – scrive Heather Parisi a corredo di un breve estratto condiviso sui social – ‘Vorrei mi facessi un regalo’, mi dicesti con quel sorriso coinvolgente. ‘Quale?’, chiesi curiosa. E tu, con la voce calda di chi sa parlare all’anima: ‘Tienila per un giorno lontano lontano…’. Quelle parole, Pippo, sono diventate una promessa. La mia promessa a te. Oggi, mentre il mondo ti saluta, io sento solo un arrivederci. Perché qualcosa di così luminoso non può svanire: ritornerà, in un abbraccio, in una risata, in un sipario che si riapre. Ciao, Pippo”.
Pippo Baudo: “La tv di oggi è vecchia e volgare”
“Non mi piace la televisione di oggi – è una delle confidenze che Pippo Baudo regala alla collega – Devo vederla perché la faccio, quindi devo vedere cosa fanno gli altri. Ma tutto quello che vedo non mi soddisfa, non mi interessa. La trovo vecchia, stantia, volgare. Volgare indipendentemente dalle parole che si usano. Oggi se scorri la televisione ti annoi moltissimo (…) La televisione di oggi è salvabile ma non abbiamo più autori. Puoi fare la cosa più bella del mondo ma se non c’è un’idea sotto, non funziona”.
“Vorrei fare il telegiornale, però non come lo fanno adesso – continua – Mi piacerebbe prendere i giornali, tutte le notizie che sono accadute, e poi raccontarle. Non con la lettura secca. ‘Sapete che è successo oggi? È successa una cosa incredibile’. Non possiamo andare avanti con ‘sti mezzibusti che appena non parte un servizio chiamano la regia perché non sanno andare avanti”.
Il presentatore si dice contrario alla chirurgia estetica: “Meglio essere quello che si è, che fingere di essere un’altra persona. Se hai il coraggio di accompagnare i tuoi anni con il cervello che è l’unica cosa che non si può trapiantare, e se il cervello ti assiste, anche vedere una ruga è segno del tempo. La gente ti vuole anche più bene perché tu stai invecchiando assieme a loro”.
Pippo Baudo a Heather Parisi: “Mi preoccupa l’idea di non esserci più”
Pippo Baudo rivela di non credere nella reincarnazione: “Essendo stato più volte operato, del periodo dell’anestesia non ricordo niente. Quindi si è fermato tutto di me, anche il cervello. Praticamente è questa la morte. Sarò molto egoista ma mi preoccupa l’idea di non esserci più, di sparire, di non lasciare un segno, di non diventare un fiore, una palma. Sarebbe bellissimo. Come mi piacerebbe tornare? Come una farfalla, una farfalla variopinta. Però la farfalla purtroppo vive pochissimo”.
“Cosa mi spaventa? Il mondo di oggi. Mi preoccupa che l’uomo non rispetti più l’uomo – conclude – Ormai siamo in guerra continua. Dappertutto c’è una litigiosità, una specie di odio dell’uomo contro un altro. C’è un’economia mondiale che è ricchissima. Non può non pensare a quelli che non hanno. Peraltro, questi mondi, un giorno, quando si accorgeranno, diventeranno cattivi nei confronti di chi gli ha negato la gioia di vivere. E hanno ragione, hanno ragione a vendicarsi. Cioè, poi non ci meravigliamo. Ma come questa aggressività? Ma per forza noi li abbiamo tenuti in cattività”. Due giorni fa, dai social era arrivato il saluto di Lorella Cuccarini.
