"Ho puntato i piedi, ma la mia|non è una scelta irrevocabile" - Live Sicilia

“Ho puntato i piedi, ma la mia|non è una scelta irrevocabile”

ANTONIO CONDORELLI, DIRETTORE DI 'SUD'
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Antonio Condorelli, direttore responsabile di ‘Sud’, il free press del capoluogo etneo che ha dato filo da torcere al governatore Lombardo, ha rassegnato le sue dimissioni. Alla base della scelta di Condorelli, l’insistenza da parte della società editrice nel far pubblicare un articolo già scritto e inviato allo stesso direttore.

“Ho puntato i piedi – ha detto Condorelli a Live Sicilia – in altre realtà altri giornalisti avrebbero abbassato la testa, ma io ho preferito puntare i piedi. Quello che è successo, com’è noto, è che la società editrice mi ha mandato un articolo prefatto che volevano vedere pubblicato. Ho detto di no. Io continuo a lavorare, collaboro con Il Fatto quotidiano e con la Rai, se ho puntato i piedi fino alle dimissioni è stato a tutela dei venti collaboratori, nessuno si può permettere di insistere nella pubblicazione di qualcosa. Vorrei che fosse chiaro questo aspetto, assumere una decisione collegiale significa tutelare i collaboratori e garantire l’indipendenza della testata, a maggior ragione dato che si tratta di giornalismo investigativo. Adesso la società editrice prova a richiamarmi alla base – continua l’ex direttore responsabile del free press – ma la mia è stata una decisione collettiva, condivisa con i venti collaboratori verso i quali ho una responsabilità precisa”.

Eppure Condorelli precisa che potrebbero ancora esserci i margini di dialogo, purché siano chiari i confini: “Io credo che Sud abbia serie prospettive di crescita – aggiunge – ma bisogna continuare a garantirne l’indipendenza. Gli editori hanno fatto una mossa sbagliata, ma lo hanno capito. E hanno anche capito con chi hanno a che fare. La mia non è una decisione irrevocabile, se ci sono i margini, si può pensare a ricominciare, ma deve essere chiaro il principio dell’indipendenza. Era la prima volta che capitava un episodio del genere e io rispetto gli editori di Sud, perché hanno avuto una buona intuizione in un momento in cui la città aveva bisogno di questo tipo d’informazione. Catania è una città avvolta da una cappa mafiosa che travolge le istituzioni, non possiamo fermarci adesso”.

Un ultimo monito infine: “Se la situazione a ‘Sud’ arriverà a porre le condizioni per un nostro ritorno, ben venga, io di cose da scrivere ne ho davvero tante. In caso contrario, abbiamo già registrato un nuovo dominio, non ci stiamo niente a creare una srl o una società cooperativa e ripartire a strettissimo giro, in tre o quattro giorni al massimo”. (mdp)


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