Il boss, il lusso, le critiche| "Ha la barca ed è a posto" - Live Sicilia

Il boss, il lusso, le critiche| “Ha la barca ed è a posto”

I commenti stizziti sulla bella vita di Caporrimo. Le intercettazioni.

Bisogna inserire Giulio Caporrimo nell’elenco dei boss che amano il mare e soprattutto il lusso. Barca e gommone sono diventati negli anni uno status symbol.

Il lusso e le critiche

Capita però che, di fronte all’immagine di un capomafia che si gode le vacanze da una posizione privilegiata al largo delle coste di Palermo, anche i fedelissimi tradiscano un certo fastidio.

Nel settembre del 2017 Vincenzo Taormina, uno degli arrestati del blitz dei giorni scorsi, transitando da Sferracavallo, rivolgendosi a Francesco Liga diceva: “… lui che pensieri ha… lui basta che ha la barca ed è a posto”.
I carabinieri hanno pochissimi dubbi: Taormina si riferiva a Caporrimo che aveva trascorso l’estate in barca.

Vacanze in gommone

Caporrimo e il summit di mafia in gommone

Si era goduto le vacanze poco prima di finire di nuovo in carcere. Qualcun altro al posto suo aveva fatto il lavoro sporco per gestire il controllo mafioso del territorio. Liga aggiungeva, ridendo: “… armiamoci e partite”. Insomma, il capo comandava e gli altri obbedivano.
Temuto, rispettato ma anche criticato, dunque. Caporrimo aveva scelto di farsi vedere a largo di Sferracavallo. Tutti dovevano sapere che era tornato.

Orologi e yacht

Certo i tempi cambiano. Il lusso resta, ma al ribasso. Giusto per restare a Tommaso Natale il gommone di Caporrimo è poca cosa rispetto alla passione di Salvatore e Sandro Lo Piccolo per gli orologi. Il giorno dell’arresto dei signori di San Lorenzo a Giardinello, i poliziotti ne trovarono una quarantina in due scatole rosse. Modelli talmente preziosi che padre e figlio, pur dovendosi trasferire da un covo ad un altro, non se ne separavano mai. Nei due cofanetti erano custoditi quindici Rolex, tra cui alcuni Daytona in acciaio (costa 7.000 euro) e in oro (il prezzo sale a 16.000 euro), ma anche preziosi Frank Muller (altra casa svizzera di lusso che prevede un listino prezzi da sette a 20.000 mila euro), e una serie di Swatch Tokyo 1964, entrati nelle mire dei collezionisti più attenti che se li contendono nelle aste telematiche.

Il boss di Porta Nuova

Limitandosi alla passione del mare molto più lussuose erano le vacanze di Alessandro D’Ambrogio, boss di Porta Nuova, che trascorreva l’estate con Antonino Seranella – ufficialmente era un ex Pip con stipendio da mille euro al mese – a bordo di un cabinato da dieci metri, sei posti letto, motore da 260 cavalli, dotato di ogni comfort.


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