questo progetto a metà è solo un azzardo velleitario da parte di una politica in cerca di facile consenso sulla pelle del Paese. Sarebbe ora di dire basta a questo spreco micidiale.
Il dono di Dolce & Gabbana | e la querelle con la Curia
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Chiunque dotato di un quoziente intellettivo medio capisce che questo non sa da dove cominciare. Faremo, programmeremo, penseremo, Braccia rubate all'agricoltura. Non dimentichiamo che qualche giorno fa schifano aveva assicurato che in Sicilia non ci sarà nessuna emergenza idrica.
realizzare subito, perchè non c'è più tempo, dissalatori di ultima generazione come quelli realizzati in Israele nella citta' di TEL AVIV (circa 1 milione di abitanti) aimentati con pannelli solari e pubblicizzati dal geologo del CNR Mario Tozzi nella sua trasmissione andata in onda sulla rete Rai.Inoltre fare ripulire al personale dell'Ente Sviluppo Agricolo il letto degli invasi per aumentare la capacita' e relizzare nelle fiumare le vasche di compensazione con conseguente realizzazione in invasi di raccolta.
Ricordate i morti tutti sul lavoro quando ce da votare . Ricordateli ai.politici che NON HANNO MAI LAVORATO, ricordatelo ai.politici che non tutelano nessuno tranne che se stessi
congruo risarcimento alle vittime, se poi si dovesse accertare negligenza da parte del comune ci saranno anche conseguenze penali! Speriamo!
Continuare a parlare sempre di questi due arci-miliardari che con il loro patrimonio potrebbero disinnescare pure i 24 miliardi di clausole di salvaguardia dell’aumento dell’IVA non mi pare che sia un buon servizio. La gente comune è lontana miliardi (è proprio il caso di dire) di anni luce da loro.
Sembrava una “fake news”. Tuttavia, se Francesco Montenegro, il cardinale e arcivescovo metropolita di Agrigento, che finora ha brillato soltanto di luce riflessa essendo un ferventissimo assertore dei porti aperti, ha davvero commesso quest’atto di pirateria, Dolce e Gabbana, con la fermezza e l’intelligenza che li contraddistingue, devono intervenire. Per dare manforte a quel consigliere comunale di Palma di Montechiaro, alle suore di quel convento e ai palmesi tutti. Poiché, se ciò è avvenuto, è stato un atto proditorio. Che va cancellato. Per ripristinare l’ordine, l’armonia e la giustizia in quella comunità traumatizzata.