Il Palazzo di Cemento oggi LE FOTO - Live Sicilia

Il Palazzo di Cemento oggi LE FOTO

La storia, gli scatti, le speranze.

Oggi consegnati, agli assegnatari, i primi alloggi popolari nell’ex Palazzo di cemento adesso Torre Leone. Le operazioni di consegna continueranno tutta la settimana. Le 96 famiglie assegnatarie degli alloggi popolari occuperanno le loro nuove abitazioni alla fine delle operazioni di consegna delle relative documentazioni. 

IL PALAZZO DI CEMENTO COM’ERA>>> LE FOTO (di Dario Azzaro)

Presente in viale Moncada 3 il sindaco Salvo Pogliese.“Abbiamo portato un sorriso a 96 famiglie che aspettavano questo momento da molti anni. Un iter complesso che ha avuto inizio con la sindacatura Stancanelli con lo sgombero di questo immobile, diventato ormai, un simbolo di degrado e malaffare – sono le prime parole del sindaco Pogliese – un momento, questo, che ci permetterà di tracciare un percorso nuovo sull’emergenza abitativa”.

La storia

Avvenne nel 2011 lo sgombero di tutti gli occupanti abusivi dall’immenso palazzone di viale Moncada 3. Costruito da Francesco Finocchiaro nel 1981 che affida i lavori di progettazione a Giacomo Leone, Il Palazzo di Cemento, è diventato un luogo simbolo della illegalità diffusa. Nell’84 lo stop ai lavori di completamento della torre di viale Moncada a causa delle inchieste giudiziarie che si abbattono sull’impresa edilizia del Cavaliere Finocchiaro, da quel momento lo stop definitivo ai lavori di completamento.

Solo nell’86 viene rifatto un nuovo appalto vinto dalla “Structura Costruzioni Sas” per la realizzazione dei lavori finali che, in teoria, sarebbero dovuti essere molto semplici. Ma nel 1987 viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale una nuova normativa antincendio e i lavori per ottenere il “certificato di prevenzione degli incendi” subiscono una brusca fermata. Il palazzo, più di 50 metri d’altezza, 16 piani e 96 alloggi, venne occupato abusivamente nel 1992.

Lo sgombero, a causa della mancanza del certificato di prevenzione incendi che escluse gli occupanti dal divenire affidatari degli appartamenti, avvenne quasi a metà del 2011. Oggi, completati i lavori e i collaudi, si è proceduto all’assegnazione dei primi appartamenti alle 96 famiglie assegnatarie.

Le associazioni

Sara Fagone fa parte delle associazioni “Piattaforma per Librino” che sono attive nel quartiere etneo dal 2004. “Oggi è una data importante e soprattutto per il quartiere stesso. Questa consegna è stata preceduta da grandi dibattiti sul simbolo che il Palazzo di Cemento stesso portava con se – dice Fagone – abusivismo, commercio di droga e armi. Si pensò addirittura all’abbattimento dello stresso palazzo. Ma l’ex sindaco Stancanelli presentò un progetto al CIPE che fu finanziato. In seguito furono inseriti altri lavori nmel finanziamento stesso dalle amministrazioni seguenti. Lavori di riqualificazione (autobus e spine verdi) che smembrarono la somma stanziata.”

I lavori sono stati fatti con il 55% di ribasso sulla base d’asta e i primi piani, oggi, ancora non sono completi. Sono quelli che dovevano servire, dal progetto originale, a ospitare vari uffici comunali del famoso “decentramento urbano”.

“La nostra lotta sarà proprio su questo – continua Fagone – un quartiere come Librino ha una necessità impellente di uffici comunali e amministrativi, una sede universitaria e una cittadella giudiziaria. Proposte che da sempre sono state portate avanti, ma mai realizzate. Non vogliamo un quartiere dormitorio, ma un quartiere vissuto da gente che lavora, che studia e che vorrebbe vivere in un posto normale e non fatto solo di strade e palazzi”.

Presente in viale Moncada anche il segretario provinciale del Sunia, Giusi Milazzo.

“Oggi un piccolo traguardo è stato raggiunto. Finalmente le famiglie assegnatarie, dopo il disbrigo delle pratiche burocratiche, potranno prendere possesso della casa popolare a loro assegnata – dice Giusi Milazzo – certo molto ancora resta da fare. Ad esempio i due fabbricati in viale Biagio Pecorino che darebbero via libera ad altri 144 alloggi. Guardare, oggi, gli occhi degli assegnatari sopra le mascherine è il traguardo di tante battaglie e di altre che porteremo avanti. L’edilizia popolare deve diventare una priorità”. 

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