“Se le notizie pubblicate oggi sul quotidiano La Repubblica venissero confermate, riteniamo doveroso che il Presidente della Regione Lombardo abbia la sensibilità nonché la responsabilità istituzionale di dimettersi”. Lo dicono il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale siciliano di Italia dei Valori, e l’onorevole Leoluca Orlando, portavoce nazionale del partito. “Così come l’abbiamo richiesto, a gran voce, per l’ex presidente Cuffaro, siamo a ribadirlo oggi – aggiungono – Lombardo si dimetta e spieghi davanti ai giudici la sua posizione”.
“Che Raffaele Lombardo faccia parte di quel sistema clientelare che c’é alla base della politica siciliana lo si è sempre saputo, e io sono stata l’unica a denunciarlo pubblicamente dopo la campagna elettorale per le scorse elezioni regionali nel corso di una conferenza stampa quando venni in possesso di un file dal quale veniva fuori uno spaccato molto preciso del contesto politico nel quale il Presidente della Regione si muove: clientele, voti di scambio e controllo dell’elettorato”. Lo dice Sonia Alfano parlamentare europeo Idv. “Adesso, a seguito delle indagini avviate per concorso esterno in associazione mafiosa – aggiunge – mi aspetto le immediate dimissioni. Lombardo deve capire che non può continuare a infierire anche lui su una terra che è già stata saccheggiata e violentata da numerosi suoi predecessori, e della quale – conclude – non è rimasto più nulla”.
“Un brutto film già visto con Cuffaro. Ci sono due cose da fare subito: il Pd ritiri il suo sostegno e i suoi due assessori e Lombardo si sospenda. Se le accuse saranno confermate, l’attuale presidente della Regione, si dimetta, si torni a votare e ci venga risparmiata l’agonia istituzionale già vissuta con Cuffaro”. Lo dice Claudio Fava, coordinatore della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà.
SPEZIALE (PD): “Occorre fare chiarezza”
“E’ necessario che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda che investe il presidente della Regione. Lo dice il presidente della commissione regionale antimafia, Lillo Speziale. “Di fronte ad accuse di mafia tutti, a partire dal presidente della regione, nell’interesse primario della Sicilia, debbono richiedere un’accelerazione che porti ad un rapido chiarimento. La nostra regione, anche in rapporto a vicende passate, non può permettersi ombre nelle rappresentanze istituzionali. Pertanto il Presidente Lombardo si adoperi, presentandosi dai magistrati, al fine di chiarire i contorni della vicenda che lo riguarda”.