"Cavalli con i certificati taroccati" | Fantini e proprietari sotto accusa - Live Sicilia

“Cavalli con i certificati taroccati” | Fantini e proprietari sotto accusa

Avrebbero falsificato la parte dei libretti veterinari in cui dichiaravano di avere effettuato i test di Coggins per l’anemia infettiva degli equini. In dieci rischiano il processo. Oltre quaranta i cavalli coinvolti all'Ippodromo di Palermo. Ecco tutti i nomi.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Lara Croft, Ingrid Bergman e Nutella Rodi avevano un certificato sanitario ineccepibile. Peccato, però, che sarebbe stata falsificata la parte in cui si attestava l’effettuazione dei test di Coggins per l’anemia infettiva degli equini. Almeno così sostiene la Procura della Repubblica che ha chiesto il processo per dieci persone, fra proprietari, allenatori e fantini. Per la cronaca, i test erano obbligatori fino al 2012, poi sono diventati facoltativi.

I fantasiosi nomi – sono molti di più dei tre citati sopra – appartengono a dei cavalli. L’accusa per gli imputati, che rischiano il rinvio a giudizio, è di avere fatto solo finta di sottoporre gli animali ai controlli sanitari. Come? Falsificando, secondo la Procura, i certificati con tanto di firma e timbro dei dirigenti veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo.

Il procuratore aggiunto Bernardo Petralia e il sostituto Gaetano Guardì hanno chiesto il rinvio a giudizio per dieci indagati. Eccoli: “Giuseppe Vasile, Domenico Zanca, Vincenzo Venezia, Pietro Lazzara, Cosimo Cangialosi, Francesco Cinà, Ivan D’Agostino, Giuseppe Filippone, Francesco Baiamonte, Giuseppe Messineo.

L’anemia infettiva è una malattia virale dei cavalli che può provocare attacchi di febbre alta, anemia, dimagrimento e calo del rendimento. Tra il 2008 e il 2009 gli ispettori veterinari fecero una campagna di controlli in alcuni allevamenti e all’ippodromo. Si fecero mostrare i libretti sanitari dei cavalli e tutti risultavano avere eseguito i test di Coggins. Almeno sulla carta, visto che nella banca dati dell’Istituto zooprofilattico non c’era traccia alcuna. Eppure sui certificati c’erano il timbro dell’Asp 6 e la firma di Mario Richiusa e Ignazio Giunta, dirigenti del Dipartimento di prevenzione veterinaria. Sia i medici che l’azienda erano all’oscuro di tutto e sono totalmente estranei alla vicenda.

E così in dieci ora rischiano il processo. Sono proprietari, allenatori e guidatori di cavalli dai nomi estrosi. La fantasia sta di casa nelle scuderie dell’ippodromo palermitano. Nella richiesta di rinvio a giudizio passata ora al vaglio del giudice per l’udienza preliminare Lorenzo Matassa sono elencati uno per uno: Fort de France, Mistrà, Impero Ur, Laser Caf, Invincibile Volo, Gjanko Np, Luceille dei Fiori, Lara Croft, Nally Act, Mystic Boss, Lupuss, Gaucho Boss, Mini Cub, Ispana America, Ingrid Bergman, Lindy’s Nord Fro, Nutella Rodi, Labin, Lacatan, Limoneta, Mariokem, Mikado Zs, Lucez, Nubile, Lady Be Samp, Longanesiz, New Boss, Nerea Domar, Marina di Mar, Newton Tab, Naviglio Tab, Matrice Tab, Noce d’Alfa, Norma d’Alfa, Nuvola di Mar, Namidia, Lancere Rl, New Prestige Sole, Merilù, Irina del Rio, Laerte de Mura, Miami Bybo.


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