La deposizione della figlia del boss - Live Sicilia

La deposizione della figlia del boss

La donna arà sentita, come il pentito Angelo Fontana, in videoconferenza nella prossima udienza del processo all'ex deputato regionale di Grande Sud Franco Mineo e ad Angelo Galotolo, cugino di Giovanna.

PALERMO – Sarà sentita il prossimo 13 febbraio, davanti alla quinta sezione del tribunale, Giovanna Galatolo figlia del boss Vincenzo, ex reggente del mandamento dell’Acquasanta a Palermo, condannato all’ergastolo per l’omicidio del generale Dalla Chiesa e coinvolto nel fallito attentato dell’Addaura a Giovanni Falcone. La donna, che dall’ ottobre scorso collabora con i pm, è stata trasferita in una località segreta ed è sotto il servizio di protezione. Sarà sentita, come il pentito Angelo Fontana, in videoconferenza nella prossima udienza del processo all’ex deputato regionale di Grande Sud Franco Mineo e ad Angelo Galotolo, cugino di Giovanna. Mineo è imputato di intestazione fittizia di beni aggravata, peculato, malversazione e usura, mentre a Galatolo, oltre all’intestazione fittizia, è stata contestata anche l’associazione mafiosa. Le dichiarazioni di Giovanna Galatolo, secondo gli inquirenti, sarebbero convergenti con quelle del pentito Fontana che ha parlato degli affari della famiglia mafiosa. Per gli avvocati, invece, la credibilità del collaboratore sarebbe in dubbio. In particolare, il legale di Galatolo, Giuseppe Di Peri, ha depositato un provvedimento dell’autorità giudiziaria americana che dimostrerebbe che Fontana era detenuto negli Stati Uniti nel periodo del fallito attentato al giudice Giovanni Falcone all’Addaura, episodio da lui raccontato ai pm. (ANSA).

Y7P-FK/ S45 QBKS


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