Buon pomeriggio... Il mio plauso al lavoro svolto dagli inquirenti per mettere a nudo, si fa per dire, un sistema, purtroppo, atavico, che ha fatto lievitare alle stelle i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ovviamente tutto in danno delle finanze dei poveri cittadini siciliani che sono costretti a subire tutte le mala gestio di chi ci governa e di chi ci amministra. Di contro, debbo sottolineare che tutto ciò è sempre stato sotto gli occhi di tutti sin dalla notte dei tempi senza che nessuna figura, politica e non politica, si preoccupasse più di tanto. Fin quando il "sistema" non verrà smantellato dall'interno o non verrà fatto implodere, tutto rimarrà invariato malgrado il lavoro e lo sforzo personale delle molte persone perbene che, però, in Sicilia non contano niente,anzi vengono piuttosto tutte emarginate!
“La quarantena in baraccopoli |Convivenza col virus e l’amianto”
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Chi lo dice? Salvino? Ah vabbè....
Un dramma troviamo nel ppprr risorse xassistenti volontari che possono essere coinvolti in questi drammi giornalierie un problema da risolvere ..peccato
Era ora! Qualcuno abbia il coraggio di dire per quali motivi la raccolta della spazzatura in prov. di CT Costa il doppio che al Nord Italia... Si restituisca ai cittadini il mal tolto. Da qui si potrà capire di quali politici ci possiamo FIDARE!
Bravissimi i Carabinieri.
VORREI CHIEDERE AL PRESIDENTE MUSSOMECI COSA PENSA DELL’ISOLA DI PANTELLERIA SENZA IL PUNTO NASCITE E SE PANTELLERIA FA PARTE DELLA SICILIA GRAZIE FILIPPO CONSOLO
Il Terremoto di Messina del 1908 ha, sicuramente, la più longeva baraccopoli del mondo: a testimonianza che niente al mondo è più corrotta della classe politica italiana di ogni epoca. Eppure lo Stivale, dal 1945 in poi, ospita la più numerosa colonia di radical chic dell’universo: con l’occhio sempre rivolto, così dicono, verso i poveri di questo Pianeta e dell’intera galattica.
Ma è forse per questo che ancora i messinesi, e in special modo gli abitanti di quella baraccopoli, devono portare pazienza: prima c’è da sistemare e aiutare i fratelli che vengono dall’Europa orientale, quelli che scappano dall’Africa, quelli che fuggono dal Sud e Sudest asiatico e, più in generale, dalle parti dell’’India, nonché tutti gli sfortunati fratelli che sono costretti a lasciare i posti nativi dell’America del sud. E chi più ne ha più ne metta.
Per intanto Marta Maria Carla Cartabia, presidente della Corte costituzionale, ribadisce forte e chiaro che la “Costituzione è bussola per navigare nel mare aperto delle crisi – e – non contempla diritto speciale per tempi eccezionali”.
E’ arrivato il momento, allora, di tirare fuori la bussola dal cassetto della costituzione, per ristabilire la rotta della legalità a questa nave di filibustieri. Nessun governo, né monarchico né repubblicano, ha mai cianciato così tanto. Con il risultano che le parole sono l’unica cosa che sia riuscito a produrre. Eppure Conte è orgoglioso di questa abnormità che ha tagliato ogni speranza di ripresa. E adesso anche la Chiesa va in pallone!
E i 450 cosiddetti esperti? Continuano a giocare con le parole, con la stessa perizia di chi tiene banco nel gioco delle tre carte: che la Corte di Cassazione, nel dicembre scorso, ha sancito tuttavia ancora una volta non essere un reato. Anche se, è sempre la Corte di Cassazione a scriverlo, “La sottrazione della cosa mobile altrui – cioè del denaro – costituisce presupposto di altra fattispecie criminosa rispetto alla truffa”. Insomma, c’è sempre la speranza (non è forse la speme l’ultima a morire?) che tutto a quest’esercito di venditori di vento, insieme a questo governo e al loro capo in tesa Conte, prima o poi il popolo italiano chiederà di pagare il salatissimo conto.