La replica di Orlando: | "Nessuno mi ha cercato" - Live Sicilia

La replica di Orlando: | “Nessuno mi ha cercato”

Il sindaco di Palermo, in un commento, ribatte sul caso Milani. Ci sembra corretto renderlo evidente, riprendendolo. Con una breve contro-replica di Livesicilia.

La vicenda Milani
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3 min di lettura

Mi scuso innanzitutto per non aver risposto già alle 12.39 di stamattina, come qualche lettore avrebbe voluto. Se un Sindaco non è indaffarato fra partite di tennis e gite in barca a vela, normalmente fa il Sindaco e può dedicare solo una piccola parte del tempo a controllare le email, facebook, twitter e i circa 10 siti che si occupano di cronaca cittadina. Se visitate i vari dipalermo, palermoreport, linkiestasicilia, ecc (non me ne vogliano i redattori di LiveSicilia per la pubblicità alla concorrenza), scoprirete che ogni giorno sono decine gli articoli e le notizie cui rispondo, a volte fino alle 4 del mattino.

Detto questo, penso che sia utile chiudere il cerchio, lì dove si era aperto. Un paio d’ore fa, il giornalista Roberto Puglisi ha contattato telefonicamente il mio ufficio stampa chiedendo di potermi intervistare su questa vicenda. Roberto Puglisi ha tenuto a precisare che il numero di telefono del mio addetto stampa “”è di pubblico dominio e tutta la redazione e soprattutto chi si occupa di comunale lo conosce”.

Nel mio primo commento al primo articolo sulla vicenda ho scritto che non avevo ricevuto, né il mio ufficio stampa aveva ricevuto alcuna telefonata in cui si chiedevano commenti alla notizia. Ho sempre pensato che se obiettivo del giornale fosse stato quello di dare una notizia, se avessero avuto e dato da subito informazioni corrette (per esempio sul reale ufficio in cui il sig. Milani è stato assegnato, diverso da quello indicato nel titolo del primo articolo e certamente non “ai vertici della burocrazia” o sul suo percorso all’interno dell’Amministrazione in questi anni) tutta la notizia avrebbe assunto contorni diversi. Ma purtroppo chi ha scritto l’articolo e chi dirige la testata hanno scelto di non chiedere informazioni precise e di non ascoltare una versione ufficiale dei fatti.

Il direttore di LiveSicilia mi ha pubblicamente accusato di esser bugiardo perché lui in persona mi aveva telefonato alle 19.59. Ovviamente io non ho trovato traccia della sua telefonata e ognuno è libero di credere a chi vuole: immagino che qualcuno crederà a me per principio e qualcuno a Francesco Foresta per principio. Certo è strano che una testata che ritiene di avere un così grande scoop e ci tiene ad avere la replica del Comune non pensi di chiamare l’Ufficio stampa, il cui numero “è conosciuto da tutti in redazione” e che è l’interlocutore naturale dei giornalisti. E’ ancora più strano alla luce del fatto che quella stessa sera alle 20.30 un giornalista della redazione di LiveSicilia ha chiamato il mio addetto stampa per parlare di tutt’altro…

Evidentemente, lo dico davvero col massimo di rispetto, l’idea di notizia e di verità che abbiamo io e alcuni redattori di LiveSicilia è diversa. Non dico né migliore né peggiore, solo diversa. Forse è diversa fra LiveSicilia e la totalità degli altri media cittadini che in tutta questa querelle non hanno visto alcuna reale notizia di cui occuparsi. Non me ne voglia allora Roberto Puglisi se non rilascio alcuna intervista a lui e alla testata. Il giornale LiveSicilia ha scelto di non fare domande quando avrebbe potuto (dovuto?) farle.

E poi nelle prossime ore e nei prossimi giorni ho da leggere notizie, idee, suggerimenti e critiche su altri 10 siti e su Facebook. Tutti gli internauti hanno diritto ad essere ascoltati e letti e tutti hanno diritto ad avere risposte. Chi non credesse, vada a vedere.

Qui il cerchio si chiude, con i giornalisti di LiveSicilia che fanno i giornalisti (e, secondo loro, lo sanno fare) e io che faccio il Sindaco (e io, secondo me, lo so fare). Ognuno di noi ne risponderà ai propri e-lettori. Io lo faccio ogni giorno e lo farò fra cinque anni.

Buon lavoro.

 Leoluca Orlando

La replica di Livesicilia
Prendiamo atto che il sindaco preferisce glissare sull’argomento, comprendiamo il suo imbarazzo. E gli diamo ragione su un solo punto: la nostra idea di verità è senz’altro diversa dalla sua.

 


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