La “legittima difesa” è legge. La riforma voluta dalla Lega è stata approvata ieri dal Senato (in terza lettura) ed attende ora soltanto di essere ratificata e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Ecco quali sono le novità introdotte.
Difesa sempre legittima. La riforma riconosce “sempre” la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa. Praticamente, se una persona sorprende un malintenzionato in una dimora privata, potrà difendersi usando un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo, al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui. Non è necessario che il ladro abbia un’arma in mano, ma sarà sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma, anche se non espressamente rivolta alla persona.
Impunibilità per turbamento. Le nuove disposizioni stabiliscono il cosiddetto “eccesso colposo”. Verrà esclusa la punibilità di chi si è difeso in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto.
Inasprite le pene per furto, rapina e violazione di domicilio. Lo Stato sarà più severo verso chi entra in casa altrui per rubare. La pena per furto e scippo arriverà fino a sette anni di carcere, così come quella relativa alla rapina. Aumentate anche le pene pecuniarie (da 2000 a 2500 euro). La violazione di domicilio verrà invece punita con un massimo di quattro anni di detenzione.
Risarcimento obbligatorio. La sospensione condizionale della pena per chi ha compiuto un furto in casa altrui potrà avvenire solo ed esclusivamente dopo il completo risarcimento del danno inferto, secondo quanto stabilito dal giudice.
Spese giudiziarie a carico dello Stato. Le novità approvate dispongono il gratuito patrocinio delle spese giudiziarie a favore della persona scagionata dalle accuse, perché ha agito per legittima difesa o eccesso colposo.