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Legittima difesa, scontro fra pm

SIRACUSA
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Per la Procura della Repubblica di Siracusa la sentenza e’ ”conforme alle risultanze dibattimenti e al diritto”, la Procura generale di Catania invece ne chiede l’annullamento e un nuovo processo, o, in subordine, la condanna dell’imputato. Sono le divergenti valutazioni sull’assoluzione, decisa dal Tribunale monocratico di Avola il 16 maggio scorso, dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa di Carmelo Basile per avere ucciso, il 25 gennaio 2006, con cinque colpi di pistola il cognato Salvatore Cottonaro. Il ricorso e’ stato sollecitato dalla figlia della vittima, Elena, che si e’ costituita parte civile assistita dall’avvocato Giuseppe Lipera, sostenendo che la sede naturale del processo era la Corte d’assise e non il Tribunale monocratico.

La decisione spetta alla Corte d’appello di Catania. Secondo la Procura della Repubblica di Siracusa, ”i motivi indicati a sostegno nella richiesta non incidono sulla motivazione adottata dal decidente” e ha chiesto il ”rigetto” del ricorso. Di diverso parere la Procura generale di Catania per la quale ”quando si eccede volontariamente nella difesa, sia pure legittima, la responsabilita’ dolosa permane integralmente”, e quindi ”il giudice naturale e’ la Corte d’assise di Siracusa”. La Procura generale ha chiesto l’accoglimento del ricorso e, in subordine, la condanna dell’imputato.


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Commenti

    Bello finalmente Quindi in caso di rapina, io potrei difendermi con qualsiasi cosa. Bello in questo caso bastone o pezzo di ferro che ho felicemente in macchina

    Secondo me è la stessa politica per inibire gli emigranti.
    Se un gruppo di emigranti vuole attraversare il mare in un gommone, deve tenere conto che ha il 10% di probabilità di farcela e il 90% di annegare, quindi ci penserà più volte ad affrontare l’impresa. Contrariamente se gli emigranti sono sicuri al 90% in quanto ci sono le navi tax che li recuperano anche dentro le acqua territoriali all’ora si che vale la pena tentare.
    Stessa logica vale per i malviventi i quali quando vanno all’interno di locali altrui per compiere misfatti e sanno che al 90% ci possono lasciare le penne ci penseranno molto a compere quanto premeditato.
    Se i buonisti avessero subito violenza, anche al solo vedere un estraneo dentro casa credo che cambierebbero idea e comportamento sulle misure di prevenzioni prese.

    Era ora che qualcuno pensasse ai cittadini onesti.

    Era ora!!! non vogliamo diventare guerrieri nessuno lo vorrebbe ma come si fa a valutare un intrusore gentile, di certo sono in casa mia senza permesso di entrare!!! se vogliono fare i ladri che si assumano le loro responsabilità a pari merito tu entri io mi difendo, niente di più!! mica vado a casa loro

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