Mafia, armi da guerra al clan: arresto dei carabinieri VIDEO

Mafia, armi da guerra al clan: arresto dei carabinieri VIDEO

Secondo i carabinieri, farebbe parte del clan Cappello: prosegue l’opera dei carabinieri, che da anni lavorano per disarmare le cosche
A SAN CRISTOFORO
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CATANIA. I carabinieri lo hanno bloccato in via Bolano mentre era in macchina e poi sono andati a casa sua, per eseguire un decreto di perquisizione emesso dalla Procura. È un ventiseienne con precedenti di San Cristoforo, che gli investigatori ritengono appartenente al clan Cappello di Catania, il giovane ritenuto il custode di un piccolo arsenale.

È accusato di detenzione illegale di un’arma da guerra, di armi e munizioni, oltre che di ricettazione. Secondo quanto ricostruito dai militari, è stato visto per strada e bloccato poi a casa sua e nel suo box auto hanno rinvenuto un piccolo arsenale. Era sopra il guardaroba della camera da letto e dentro un armadio metallico collocato nell’autorimessa.

L’elenco delle armi sequestrate a San Cristoforo

I carabinieri hanno rinvenuto un fucile a pompa automatico calibro dodici, modello “Maverick – 88”. C’era un fucile mitragliatore d’assalto, il cosiddetto Kalashnikov, l’AK47 cal. 7,62 X 39, di quelli che usano i guerriglieri in Sudamerica. C’erano quattro pistole, tra cui due “Smith &Wesson”, una 357 Magnum a tamburo con matricola abrasa e una calibro 38, anch’essa con matricola abrasa, poi una Glock con due serbatoi e una calibro 7,65. C’erano ben 246 proiettili buoni per tutte le pistole sequestrate, una maschera e un passamontagna in lana di colore nero.

Armi e munizioni, ben tenute e perfettamente funzionanti, sono state chiaramente sequestrate per essere successivamente sottoposte, dal Ris di Messina, agli accertamenti per verificare se siano mai state utilizzati in fatti delittuosi.

L’arrestato, su disposizione della procura, è stato tradotto a Piazza Lanza. L’arresto è stato già convalidato. E rientra nelle azioni di contrasto alle capacità militari dei clan, portate avanti dal comando provinciale dei carabinieri di Catania.

I dati dell’Arma: in due anni scoperte nel Catanese centinaia di armi

Nel giro di due anni, i militari hanno arrestato o denunciato 63 persone per traffico d’armi. Da allora, in città, sono state sequestrate 73 pistole, 70 fucili, 5000 munizioni e 37 ordigni esplosivi, alcuni dei quali da guerra ad altissimo potenziale.

Tra le attività più importanti, i sequestri di tre Kalashnikov a Librino e di un mitra tedesco CSA23. E ancora, la bomba a mano di fabbricazione slava rinvenuta con un Kalashnikov a Monte Po, terra dei Cappello; le pistole semiautomatiche a San Leone e a San Giuseppe La Rena.

A San Cristoforo, la roccaforte del cosiddetto clan dei Nizza, uno dei più pericoloso gruppi del clan Santapaola Ercolano, e in via Cave di Villarà, l’anno scorso sono state sequestrate 9 pistole, 2 Kalashnikov, un fucile calibro nove con silenziatore, e due bombe artigianali dall’elevato potenziale. E a Misterbianco, l’anno scorso è stata sequestrata una pistola mitragliatrice “Skorpion” e oltre 400 cartucce. 

I fornitori: i Mazzei le comprano dalla Slovacchia

Ma da dove arrivano queste armi? A questo interrogativo, i militari rispondono attraverso ciò che è emerso dalle loro attività investigative. Le indagini dell’Arma avrebbero consentito in questi anni di accertare come le armi, in particolare quelle da guerra, giungano in Sicilia dalla Repubblica Slovacca. Qui sarebbero stati documentati interessi da parte di esponenti del clan Mazzei di Catania, riconducibile a Cosa Nostra.

Il dato sarebbe confermato da fatto che i militari, tra il 2014 e il 2015, hanno intercettato il trasferimento di circa 60 pacchi di armi provenienti proprio da quella Repubblica. Inoltre sono stati accertati traffici clandestini di armi e munizionamento anche dai paesi della “Ex Jugoslavia” e da altri territori colpiti da eventi bellici. In tal senso, l’Europol ha evidenziato il rischio reale che il conflitto tra la Russi e l’Ucraina possa favorire il traffico di armi da guerra diretti verso il nostro Paese.


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