L'ascesa dopo il carcere: così Seminara ha "fatto carriera" - Live Sicilia

L’ascesa dopo il carcere: così Seminara ha “fatto carriera”

È la storia di Salvatore Seminara, ritenuto il capomafia di Caltagirone. Intanto c’è la proroga dei termini per la sentenza: ha preso 21 anni.
PROCESSO KRONOS
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MIRABELLA IMBACCARI – Secondo la Dda di Catania, quando uscì dal carcere per decorrenza dei termini, nonostante la condanna a 10 anni del processo Old One, avrebbe preso ancor più potere, perché il sanguinario boss Ciccio La Rocca, poi morto, gli diede incarico di fare il boss in una vasta area tra Caltagirone e San Michele di Ganzaria. Per la Dda in pratica dettava legge sulla mafia di una macro-area sin quasi a ridosso del territorio di pertinenza dei Santapaola-Ercolano.

E’ questa l’accusa per cui il boss Salvatore Seminara è stato condannato a 21 anni in appello, per associazione mafiosa aggravata dall’aver coordinato e diretto la mafia di Caltagirone nel 2016, lui che condanne analoghe, per associazione mafiosa aggravata, le ha già ricevute, e in quel caso sono pure definitive, a Enna, dove ad un certo punto, tra il 2008 e il 2014, lo stesso La Rocca lo aveva imposto come suo uomo di fiducia, allo scopo di far ripartire le attività di Cosa Nostra, letteralmente devastata da pentimenti, arresti e denunce.

La Corte d’appello di Catania adesso ha chiesto più tempo per depositare le motivazioni della sentenza con cui ha ridotto a Seminara la pena inflitta dal Tribunale collegiale di Caltagirone, che era stata di ventisei anni, in uno stralcio del processo Kronos, che segue un’inchiesta dei Carabinieri del Ros. Si tratta di una proroga di 45 giorni sui termini. La sentenza è ancora teoricamente annullabile in Cassazione, a cui potrebbe fare ricorso il suo avvocato, Francesco Azzolina, ma solamente quando, ormai tra un mese e mezzo, le motivazioni della sentenza saranno depositate.

Va sottolineato che Seminara, di recente, ha preso una condanna definitiva a 26 anni al processo Good Fellas, dall’inchiesta del Commissariato di Leonforte nel 2016, che riguardava il ruolo avuto da Seminara nella riorganizzazione di un gruppo mafioso a Leonforte, in provincia di Enna, sgominato dalla polizia. Condanne che si sommano tra loro e che si aggiungono a quella praticamente già scontata da “zio Turiddu” al processo Old One, anche se va detto che sull’imputato pesa la scure di una condanna all’ergastolo presa, ma anche lì solo in appello, per un delitto di mafia avvenuto in territorio di Raddusa, di cui è ritenuto il mandante.


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