MESSINA – Cristiano Lucarelli si affida all’antico detto che una rondine non fa primavera, perché la vittoria interna contro la Vibonese è una bella boccata d’ossigeno ma non certo la panacea di tutti i mali per un Messina in difficoltà. Contro i calabresi i giallorossi non avevano altro risultato a disposizione se non la vittoria, arrivata con un secco 3-0 maturato nella second afrazione di gioco. Il risultato però non deve ingannare, perché fino al rocambolesco autogol di Usai al 53’ il Messina ha mostrato tutti i limiti caratteriali visti fin qui.
“Come ho sempre pensato il 90% delle partite di calcio si risolvono grazie alle situazioni – ha dichiarato Lucarelli in sala stampa – . Oggi l’episodio ci ha fatto l’occhiolino e noi siamo stati bravi ad approfittarne. Al di là del risultato, però, non siamo guariti e c’è ancora da lavorare. Non si può parlare di svolta, nel primo tempo tempo abbiamo fatto fatica, ma di una bella boccata d’ossigeno. Su questo campo è veramente difficile giocare a calcio ed anche loro hanno sbagliato tanti passaggi. Dobbiamo pensare a come interpretare le gare di due tipi diversi, in casa e fuori”.
Dopo il vantaggio il Messina si è sbloccato togliendosi di dosso le paure di un momento negativo e non rischiando mai di subire il pari: “Grazie a quell’autogol – prosegue Lucarelli – è come se d’incanto ci fossimo svegliati dagli ultimi 10 giorni nei quali avevamo vanificato il lavoro fatto precedentemente. Ho rivisto quella squadra solida e abbiamo fatto un gol con Maccarrone su calcio piazzato, come pensavamo potessimo accadere. Guai, comunque, a ritenere di aver risolto i nostri problemi. Il gol di Pozzebon e la buona prova di Milinkovic? Deve esserci più continuità sia di risultati che di prestazioni dei singoli, oltre che a livello di squadra. Sappiamo che dovremo soffrire e saremo in ballo sino all’ultima giornata per agguantare la salvezza. Non mi sento di fare promesse, ma oggi ho rivisto una squadra”.
A Siracusa però ci saranno problemi di formazione per via delle squalifiche di Rea e Musacci: “Fino al 29 siamo tanti ma allo stesso tempo pochi, ma troveremo undici giocatori da schierare. Le assenze di Rea e Foresta? Bruno è una certezza e al di là del valore importante di Rea difensivamente siamo a posto. In mezzo siamo un po’ corti, speriamo di non avere problemi con Musacci, ma Mancini è fresco e Nardini contiamo recuperi bene”.