“Non tornerei mai a fare il magistrato a Palermo”: così Antonio Ingroia che a Skytg24 ha fatto sapere che quando sarà in Parlamento (“ci sarò ne sono certo”) si occuperà delle norme sul rientro dei magistrati, perché – ha spiegato – “ci deve essere la possibilità di rientrare” anche se non nello stesso settore.
Poi su dell’Utri: “Penso che su Berlusconi sappia più di quel che dice”. Per Ingroia Berlusconi, politicamente parlando “non è più un reale pericolo: la vicenda di Cosentino e Dell’Utri significa che è un uomo finito altrimenti non si sarebbe fatto imporre dagli italiani la non candidatura”. Il magistrato, infine, ha parlato del ruolo della chiesa nella lotta alla mafia: “La chiesa ha una forte incidenza, soprattutto nelle terre di mafia, e se si sentisse una sua condanna alta e forte sarebbe una cosa buona, ma purtroppo dal Vaticano tutto tace…”.