L'omicidio di Agata, Acireale: processo riaperto e perizia in appello

L’omicidio di Agata, processo riaperto: nuova perizia in appello

La Corte ha nominato un perito, per approfondire il presunto movente

CATANIA – La Corte d’appello di Catania ha ordinato una nuova perizia su Rosario Palermo, l’ex patrigno che avrebbe ucciso la 22enne disabile Agata Scuto. I giudici martedì prossimo nomineranno un urologo a cui formuleranno i propri quesiti in relazione al possibile movente del delitto.

Quel giorno il perito risponderà a vari quesiti posti dai giudici, che lo hanno nominato dieci giorni fa. Secondo l’accusa l’oggi 64enne avrebbe ucciso Agata, ormai tredici anni fa, perché l’aveva messa incinta.

La ragazzina come noto sparì nel nulla il 4 giugno del 2012 ad Acireale. Non se ne seppe più nulla. E per gli inquirenti Palermo, che sarebbe caduto in diverse contraddizioni, avrebbe deciso di far sparire la ragazza, il cui corpo non è stato mai trovato, per evitare uno scandalo.

La tesi della difesa

Ma in appello la difesa di Palermo contesta alla radice questo assunto che ha portato all’ergastolo. Sono diverse le richieste difensive, con le quali si chiede di riaprire l’istruttoria del processo. Per la difesa Palermo non poteva mettere incinta la povera Agata per un problema alla prostata.

La perizia non riguarda più le attuali condizioni di Palermo, ma se sia, o meno, possibile oggi stabilire se questo problema l’imputato lo avesse nel 2012. Se ne parlerà in aula. Al processo sono presenti vari parti civili. La mamma di Agata, il fratello, che è assistito dall’avvocato Assunta Nicolosi, e l’associazione Penelope.

Il processo d’appello

Si è dunque riaperto in appello il processo per l’omicidio di Agata. Il pg è Antonio Nicastro. In aula, dinanzi ai giudici, sono state presentate e discusse alcune questioni preliminari. L’omicidio di Agata, per l’accusa, sarebbe stato commesso proprio da lui.

Palermo ebbe varie storie con diverse donne. È padre, per sua stessa ammissione, di 8 figli. E in primo grado ha ammesso di averne riconosciuti solo sei. Secondo l’accusa, a tradirlo sarebbe stata la sua coscienza, dato che è stato intercettato mentre parlando da solo sembra ammettere, in qualche modo, la propria responsabilità.


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