Orlandiani uniti e compatti| Sulle Ztl pronta la task force - Live Sicilia

Orlandiani uniti e compatti| Sulle Ztl pronta la task force

Il sindaco Orlando serra le file dopo la batosta del Tar e in vista dell'ultimo anno.

Il vertice a Terrasini
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TERRASINI (PALERMO) – Sì a una nuova Ztl, ma senza fretta e solo dopo il lavoro di una apposita task force. Niente dimissioni per Giusto Catania, maggiore dialogo fra gli assessori e con il consiglio comunale e nuove riunioni con i rappresentati delle circoscrizioni e i cda al completo. Una road map da qui alle prossime elezioni ancora da redigere e maggiore collegialità.

Dopo dieci ore di full immersion, eccoli i risultati del conclave degli orlandiani a Terrasini. Un’intera giornata presso Città del Mare per serrare le file e marciare compatti, specie a qualche giorno dalla batosta del Tar sulle Ztl. La sospensiva dei giudici amministrativi rischiava infatti di essere un colpo fatale per le ambizioni del primo cittadino che punta a vincere la tornata elettorale del 2017: il pericolo era uno sfaldamento della squadra, un clima fratricida, scambi di accuse e veleni che avrebbero compromesso il cammino dei prossimi mesi. Ma al termine del “ritiro”, si può dire che le acqua siano più calme che mai. E questa è già una notizia.

Orlando ha radunato i suoi assessori al completo, l’intera pattuglia dei consiglieri comunali e i presidenti delle partecipate (assente solo quello di Amg Galante, però giustificato, in sostituzione del quale si è presentato Vincenzo Costantino). Presenti anche Fabio Giambrone, Marcello Capetta, Adam Darawsha, l’ex assessore Francesco Raimondo e il consigliere Maurizio Lombardo, tornato al Mov139 dopo l’addio a Sicilia Democratica. I lavori sono iniziati alle 10.30 circa per concludersi poco prima delle 21: in mattinata gli interventi del sindaco, del presidente del consiglio comunale Totò Orlando, del capogruppo Aurelio Scavone, di Fabio Giambrone e di una dozzina di consiglieri; poi la pausa pranzo con un buffet a base di carne e pesce; infine la sessione pomeridiana con gli interventi degli assessori e dei presidenti delle aziende.

La parola d’ordine è stata “schiettezza” e, pur non essendo mancata, non sono volati stracci. Se l’obiettivo di Orlando era quello di compattare i suoi e procedere con serenità nell’affrontare questo ultimo anno di sindacatura, si può dire che sia stato centrato. Il percorso di certo non è concluso: presto si terrà una riunione con i rappresentanti delle circoscrizioni e i cda al completo e un incontro fra giunta e maggioranza consiliare per stilare l’elenco delle priorità di fine consiliatura.

Il tema che ha maggiormente tenuto banco è stato quello della Ztl, come era del resto prevedibile. Il fondatore del Mov139 ha predicato calma e serenità: ci sarà un gruppo di lavoro formato da Catania, Abbonato, Gristina e Giambrone che si occuperà del tema rimborsi, mentre una task force che riunirà i tecnici dell’Amat, del Traffico e dell’Ambiente, oltre agli esperti legali, si occuperà di produrre studi e analisi sul traffico e sui suoi effetti per la nuova Ztl. Toccherà a Catania coordinare i lavori per l’elaborazione di una nuova proposta, anche se al momento non ci sono tempi certi. Da più parti è però arrivata una richiesta di maggiore collegialità e di maggior apertura al confronto con il consiglio comunale e con la città: appello accolto praticamente da tutti. La riservatezza dell’incontro ha consentito qualche riflessione più schietta sull’ordinanza del Tar, che ha provocato più di un malumore, anche se si sono riconosciuti i limiti della delibera che è stata frutto di un lavoro non attribuibile al solo Catania. L’assessore, che resta al suo posto senza particolari diminutio,  inoltre è stato messo al riparo dal sindaco da possibili sgambetti.

In generale il primo cittadino ha invitato gli assessori a dialogare maggiormente fra loro e con il consiglio comunale, anche se i temi affrontati sono andati dal no alle trivelle al prossimo referendum all’importanza di approvare alcune delibere che possano liberare risorse (specie in tema di centro storico e urbanistica), così come al capitolo consulte e linee guida del Prg. Il problema più grande di tutti, però, resta quello dei conti dell’Amat: senza Ztl vengono meno 30 milioni che erano considerati necessari per finanziare il tram e in generale l’azienda e adesso i fondi andranno trovati altrove e il primo banco di prova sarà il prossimo bilancio.

Infine spazio anche per la politica in senso stretto. Il sindaco ha ribadito la rottura con il Pd locale, malgrado resti aperto il dialogo con singoli esponenti di peso del partito nazionale, e confermato la ricandidatura al Comune, così come la presentazione di una lista alle Regionali della quale (almeno stando agli annunci) non farà parte.

LE REAZIONI
“La presenza dei presidenti delle aziende non è stata opportuna – dice il capogruppo Fi Giulio Tantillo – quella di ieri era una riunione privata, da questo momento le partecipate hanno ai loro vertici non dei tecnici ma dei politici. Ne prendiamo atto e ci muoveremo di conseguenza. Inoltre non accettiamo task force se all’interno della stessa sono presenti i protagonisti che hanno contribuito al flop della Ztl”.

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