PALERMO – Il cane antidroga Anouk ha fiutato qualcosa. Non si sbagliava. In due lunghi telai integrati con la carrozzeria del camion c’erano 47 chili di hashish. I finanzieri del Comando provinciale hanno arrestato Antonio Guastella, 36 anni, di Locri in provincia di Reggio Calabria.
Era al volante dell’autocarro fermato nella zona del Forum, a Brancaccio, da una pattuglia del Nucleo di polizia economico-finanziaria. Ha mostrato subito segni di agitazione e insofferenza. Gli uomini del Gruppo pronto impiego hanno scovato nel camion quasi 50 involucri del peso di 1 chilogrammo ciascuno, avvolti con il nastro da imballaggio e con la scritta “LIMONE 2021”. Lo stupefacente, una volta piazzato sul mercato, avrebbe fruttato ricavi per 500.000 euro. Sono in corso approfondimenti sul destinatario degli stupefacenti. La consegna fa parte di un accordo più ampio.
L’arresto è già stato convalidato. L’uomo si trova ai domiciliari. Le indagini della Procura sull’asse della droga con la Calabria si arricchiscono di un nuovo capitolo. Il traffico di stupefacenti, si legge in una nota del Nucleo guidato dal colonnello Gianluca Angelini, è “la fonte primaria fonte di finanziamento della criminalità organizzata”.
Poche settimane fa si è scoperto che a Palermo arrivavano dieci chili al mese di cocaina dalla Calabria. L’arresto di corrieri che giungo con i camion in città si ripete. Domande e offerta si incrociano alla perfezione nel mercato cittadino. I consumi di stupefacenti sono schizzati.