PALERMO – Dopo l’incontro fra Marco Forzese ed il commissario dello Stato Carmelo Aronica arriva il maxi-emendamento che di fatto riscrive il disegno di legge 278, presentato dal governo. “Ho incontrato il commissario dello Stato – dice Forzese, presidente della commissione Affari istituzionali – affrontando formalmente ed istituzionalmente il tema della riforma delle Province regionali. Non v’è dubbio che nel testo licenziato dal governo Crocetta si debbano modificare alcune previsione normative, che apparirebbero uno scoglio giuridico per il vaglio degli uffici di piazza Camporeale”. Cambia la forma ma non la sostanza. Tanto che la modifica al testo giunge in sintonia con il governo. Lo testimoniano le parole pronunciate dall’assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti: “C’è pieno raccordo con la maggioranza – afferma -, e lo stesso governo ha intanto presentato un emendamento che regolamenta la parità di genere”.
Nel maxi-emendamento firmato da Forzese ci sono alcune novità. In prima battuta è indicato il termine del 31 dicembre 2013 entro cui esitare la legge di riforma dei liberi consorzi comunali. Lo stesso termine fa da riferimento per la scadenza dei mandati commissariali. Inseriti poi i riferimenti alla disciplina statutaria, ovvero all’articolo 15 dello Statuto speciale della Regione. “L’emendamento di riscrittura della legge – prosegue Forzese -, è in linea con la volontà politica espressa dal presidente Rosario Crocetta, superando l’attuale forma delle province per giungere, con norma, ad una disciplina degli istituendi liberi consorzi tra Comuni. Ovviamente faremo salva la norma che prevede, nelle more della nuova legge da approvare entro quest’anno, il rinvio del turno elettorale di maggio con la nomina dei commissari straordinari”. Da parte di Forzese quindi il ringraziamento al commissario dello Stato: “Ringrazio il prefetto Carmelo Aronica per la collaborazione istituzionale inaugurata oggi con la presidenza della commissione Affari Istituzionali dell’Ars”.
Toccherà ora alla commissione riunirsi e votare il disegno di legge, in modo che domani possa venire discusso a Sala d’Ercole. “Abbiamo i numeri, oltre che l’intenzione come maggioranza, a far passare il testo già nel pomeriggio”, afferma Forzese.